Tirano, il Comune vanta un credito di 823mila euro con Secam

Di tratta della somma dei crediti non versati per la sorgente Ciocca e per le soste a pagamento

Tirano

Il Comune di Tirano vanta un credito di 823mila euro ancora da riscuotere da parte di Secam, calcolato quale sommatoria dei crediti non versati per la sorgente Ciocca e per le soste a pagamento e di quanto non rimborsato del 40 per cento dei mutui sul servizio idrico integrato.

È una cifra di un certo peso quella che il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani, ha comunicato in consiglio comunale rispondendo al consigliere di minoranza Elia De Bernardin. Quest’ultimo, infatti, ha presentato un’interrogazione chiedendo lumi sull’inadempienza di Secam e relative conseguenze per via dell’assenza del controllo della sosta a pagamento nei primi due mesi dell’anno. Poi, però, il vaso di Pandora si è scoperchiato su un ammanco ben più significativo rispetto al mancato introito del pagamento dei parcheggi e delle contravvenzioni.

Il sindaco, ringraziando il vicesindaco Giordana Caelli (che, peraltro, era delegata della precedente amministrazione Spada in Secam) e l’assessore Leonardo Tancini, che la rappresenta oggi in Secam, ha precisato che «non era certamente facile riottenere, di colpo, una somma così cospicua da una società pubblica che ha versato fino allo scorso anno in difficoltà finanziarie – ha detto Stoppani -. Ma grazie alla buona volontà di tutti, Secam sta gradualmente restituendo il dovuto a rate mensili dell’importo di 54mila euro, con l’obiettivo di rientrare nel più breve tempo possibile dal debito. Ad oggi sono stati già recuperati più di 162mila euro. In seguito, valuteremo le responsabilità derivanti dalla perdita d’introito per il mancato servizio nei mesi di gennaio e febbraio 2025». facendo un passo indietro Secam risulta da anni affidataria, per il territorio comunale, del servizio di sosta a pagamento, in conseguenza dell’avvenuta fusione per incorporazione dell’ex società del Comune di Tirano Spl. Servizio che è sempre stato espletato per il tramite di ditte terze e, da ultimo, della cooperativa Intrecci, il cui rapporto contrattuale è cessato a fine 2024. A ciò è seguita una serie di problemi risolta solo a febbraio 2025 con l’affidamento ad altra ditta (Gestopark).

«Il Comune, nel frattempo, si è reso parte attiva nel cercare una soluzione che portasse ad un celere riavvio del servizio», ha aggiunto -. Il calcolo della presunta perdita, considerati per intero i mesi di gennaio e febbraio 2025 al fine di compensare nel calcolo il mancato computo degli ultimi 4 giorni di dicembre 2024 ed il computo degli ultimi 6 giorni di fine febbraio 2025, parte dalla constatazione che, secondo i dati forniti oggi da Secam, a gennaio 2024 sono stati incassati per le soste 39.575 euro, a febbraio 2024 35.476 euro, a gennaio 2025 38.365 euro, a febbraio 2025 35.244 euro. La differenza tra il totale dei due mesi del 2024 ed il totale dei corrispondenti mesi del 2025 è pari ad 1.441 euro di cui il 58 per cento spetta al Comune ossia 836 euro. «Ovviamente si tratta solo di una stima approssimativa, fondata sulla presunzione, tutta da dimostrare, che, tra gennaio e febbraio 2025, gli utenti del servizio di sosta a pagamento siano perfettamente corrispondenti nel numero a quelli dei rispettivi mesi del 2024, cosa che potrebbe non essere vera», ha precisato il sindaco.

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