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Giovedì 17 Aprile 2025
Sondrio, la mozione: «Ripartizione più equa dei trasferimenti economici per l’autonomia scolastica»
Partito democratico, Sinistra per Sondrio, Sondrio democratica e Futuro insieme intervengono sul diritto allo studio
Sondrio
I gruppi di minoranza in Consiglio comunale a Sondrio accendono i riflettori sul diritto allo studio. Sinistra per Sondrio, Pd, Futuro insieme e Sondrio democratica hanno presentato una mozione con cui chiedono l’impegno, da parte del sindaco e della Giunta, a prevedere nel prossimo Piano triennale degli interventi comunali per il diritto allo studio dei criteri di riparto delle risorse del contributo per l’autonomia e per l’offerta formativa che tengano conto della disomogeneità della composizione della popolazione scolastica; e a valutare la possibilità di incrementare, rispetto al piano triennale 2022-2025, le risorse economiche stanziate al fine di adeguarle all’aumento dell’inflazione.
«Attualmente, la distribuzione degli alunni stranieri e degli alunni con disabilità risulta fortemente disomogenea: all’Istituto Comprensivo Paesi Orobici, ad esempio, si concentra la maggior parte degli studenti provenienti da contesti migratori e con bisogni educativi speciali - spiega Alberto Maspero (Sinistra per Sondrio) -. Questi dati mettono in luce come le reali esigenze di sostegno e integrazione non vengano considerate nel sistema attuale, che prevede un’erogazione dal Comune agli Istituti uniforme, pari a 48,50€ per alunno».
«Mi aspetto che un’amministrazione che ha fortemente voluto un garante per i diritti dei disabili dimostri sensibilità in questo senso approvando questa mozione e presentandosi nella commissione preposta con un atteggiamento disponibile e costruttivo» afferma Michele Bernardi (Pd).
«Come già abbiamo avuto occasione di sostenere – prosegue Giocondo Cerri (Futuro Insieme - distribuire il contributo agli istituti scolastici, in modo uniforme in base al numero degli studenti anziché in base alle problematiche e specificità dei singoli istituti, significa favorire gli istituti con meno problematiche e i relativi studenti, rispetto ali studenti degli istituti dove vi è maggiore concentrazione di stranieri e problematiche di disagio. Fare finta di non vedere i problemi, significa creare condizioni di discrimine anziché provare a risolverli già dalla scuola».
«Già durante la discussione del Piano di diritto allo studio dell’anno passato avevamo segnalato come l’importo dei contributi alle scuole fosse immutato dal 2018 e questa continuità andasse interrotta aumentando questi importi» conclude Francesco Bettinelli (Sondrio democratica).
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