Sinistra italiana, costituita una federazione provinciale a Sondrio

Il nuovo segretario è Niccolò Leoncelli

Cresce in Valtellina e Valchiavenna la forza politica di Sinistra italiana, e ora le tessere sono abbastanza da permettere di costituire una federazione provinciale. Al congresso di costituzione, che si è svolto domenica alla presenza di numerosi iscritti, hanno partecipato il senatore AVS (Alleanza Verdi Sinistra) Tino Magni, accompagnato dal coordinatore regionale della sezione giovanile di Si Lorenzo Colombo.

«Ringrazio per il risultato ottenuto Vincenzo Servile che ha guidato per diversi anni la nostra forza politica in provincia e faccio un grosso in bocca al lupo a Niccolò Leoncelli, nostro nuovo segretario, e a Paolo Romeri, confermato tesoriere – afferma il coordinatore uscente, Alberto Maspero -. Un risultato, questo della costituzione della federazione provinciale di Sinistra italiana, arrivato sicuramente grazie alla lungimiranza dei nostri dirigenti, non hanno mai coltivato pratiche di isolamento ma si sono sempre messi in dialogo con le altre forze politiche costruendo piattaforme condivise».

Nel corso del congresso si è parlato di argomenti di valenza nazionale, ma anche e soprattutto di temi locali.

«È necessario aprire un confronto serrato sulle prospettive di sviluppo della nostra provincia, ridando centralità a settori che sono attualmente dimenticati dai nostri governanti - spiega Maspero -. Lo sviluppo disordinato del turismo in tante aree della nostra valle, trascinato dal modello ormai vecchio del grande evento, inizia ad avere ricadute sui lavoratori e sulle lavoratrici della nostra provincia. L’impennata del prezzo degli affitti in Alta Valle, ma non solo, rende il mercato immobiliare sempre più inaccessibile a lavoratori stagionali ed insegnanti precari. La visione “strategica” che vede il turismo come settore trainante e il grande evento come suo volano si scontra duramente con la realtà del lavoro in provincia: il ricorso sistematico a demansionamento, lavoro grigio, part-time involontari è la norma per tante lavoratrici e lavoratori del settore. Il recente rinnovo contrattuale che ha interessato gli alberghieri è un punto di partenza per ricreare equità in un settore che per anni ha visto cadere a picco il potere d’acquisto dei suoi addetti, ma non è sicuramente sufficiente a trasformare le sue dinamiche di fondo».

Infine, Sinistra italiana non condivide la scelta del Pd di partecipare ad una lista unica per le elezioni provinciali. «Dobbiamo interrogarci fortemente sul tema dello sviluppo locale - conclude il coordinatore uscente -, in sinergia con il nazionale, costruire una piattaforma di idee e di proposte di lunga veduta che comprenda l’industria e il settore dei servizi, “legacy” olimpica o meno. Una proposta alternativa e radicalmente diversa da quella messa in campo in questi anni dalle destre. Per questo motivo non possiamo condividere la scelta del Pd di partecipare attraverso suoi rappresentanti alla lista unica per le elezioni provinciali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA