
Politica / Lecco città
Martedì 29 Aprile 2025
Scontri davanti al municipio di Lecco,
botta e risposta tra le forze politiche locali
Avs: «Inspiegabile che si autorizzino manifestazioni fasciste»: Da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia netta condanna dell’”assalto al Comune”. Fattore Lecco (la civica che sostiene il sindaco Gattinoni): «Sdegno per la manifestazione di nostalgici del fascismo e condanna degli intollerabili episodi di violenza e arroganza ad opera di gruppi anarchici»
Lecco
Sono numerose le reazioni politiche in seguito agli scontri avvenuti ieri davanti al municipio di Lecco. «Riteniamo ancora inspiegabile - si legge in una nota di Alleanza Verdi e Sinistra - Cambia Lecco - che nella Lecco del 2025 sia stata autorizzata una manifestazione indetta da “i camerati” e che a questa celebrazione nostalgica abbia addirittura partecipato un sindaco e un membro del consiglio provinciale. Per questo abbiamo aderito e siamo stati presenti alla piazza chiamata dall’Anpi dove le forze democratiche della nostra città, medaglia d’argento al valor militare per la Resistenza, hanno giustamente mostrato il proprio sdegno. Il Senatore di AVS Magni - prosegue la nota - ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’interno Piantedosi per capire perché sia stata autorizzata una manifestazione che, per i manifesti apparsi nei giorni precedenti, si profilava come una provocazione per le istituzioni e le forze democratiche della nostra città. Non comprendiamo infine quale siano le ragioni per cui un gruppo di persone abbia deciso di puntare il Palazzo Comunale dove si stava svolgendo il consiglio comunale ed erano riuniti consiglieri, consigliere, assessori, assessore e sindaco che fino a pochi minuti prima erano presenti al presidio antifascista convocato dall’ANPI»:
In effetti ieri sera la seduta del consiglio comunale è stata interrotta a causa dell’ingresso di un gruppo di persone nel cortile del municipio di piazza Diaz. “Un episodio - scrive Cinzia Bettega, capogruppo in consiglio comunale a Lecco - che in quasi 30 anni di presenza a Palazzo Bovara non avevo mai visto. Le forze dell’ordine, che ringrazio per il loro lavoro, li hanno fatti uscire e proprio all’ingresso del municipio è scattata la violenza. Abbiamo visto tutti il video che riprende un manifestante che lancia un sasso contro la testa di un agente, che per fortuna aveva il casco, più altri assalti alla polizia. Gli esponenti di sinistra che minimizzano quanto accaduto a parte rovesciate avrebbero scatenato una fiumana di commenti e comunicati indignati contro la destra violenta, convocato presidi a tutela delle istituzioni e riaffermato in ogni modo che la democrazia è in pericolo. In questo caso invece dichiarazioni all’acqua di rose, puntualizzazioni inutili, una sequenza di distinguo pasticciati. Puntualizzo io che alla ripresa della seduta consigliare il sindaco Mauro Gattinoni non ha detto una parola per commentare una contestazione aggressiva nei confronti dell’istituzione comunale che rappresenta e a mio parere invece era il minimo che poteva fare visto il suo ruolo. Un mutismo imbarazzante».
Sulla stessa linea il comunicato di Daniele Butti, segretario provinciale della Lega: «Esprimiamo piena solidarietà alle Forze dell’Ordine, che con coraggio e senso del dovere operano quotidianamente per garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Ieri sera, nel compiere il loro servizio a tutela della sede istituzionale del Comune di Lecco e dell’incolumità dei Consiglieri Comunali regolarmente riuniti, sono stati oggetto di una vile aggressione da una parte di manifestanti definitisi “antifascisti” evidentemente non nei modi. La Lega Salvini Premier condanna fermamente ogni forma di violenza, che non può e non deve mai diventare strumento di espressione politica».
Di autentico “assalto al municipio” parla il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperinio: «Condanno con la massima fermezza, assieme a tutta Fratelli d’Italia, la gravissima violenza che ha colpito la città di Lecco nella serata di ieri. Mi auguro che ciascuna forza politica faccia altrettanto, senza ambiguità né giustificazioni. La politica deve imparare dagli errori della storia. Pensavamo che l’epoca buia degli anni di piombo fosse finita, invece, proprio nel giorno in cui ricordiamo i cinquant’anni dalla morte del povero Sergio Ramelli, questa storia torna ancora a fare paura. Comportamenti simili, con aggressioni e lanci di pietre, sono inaccettabili e devono essere perseguiti con rigore e determinazione. Esprimo la mia piena solidarietà alle Forze dell’Ordine, vigliaccamente colpite durante i disordini, e agli agenti feriti nell’adempimento del loro dovere. È inammissibile che, nel nome dell’antifascismo, si arrivi a mettere in atto azioni che nulla hanno a che vedere con la democrazia e il rispetto delle istituzioni. La violenza e la prevaricazione, siano esse rosse o nere, non prevarranno sulla nostra sete di libertà. Serve una condanna chiara e unanime per ogni forma di violenza. Eventi come questi sono preoccupanti campanelli d’allarme che non vanno minimizzati».
Da Forza Italia arriva sostegno e ringraziamento alle Forze dell’Ordine con la nota del segretario provinciale Roberto Gagliardi: «Esprimo il mio più sentito sostegno e ringraziamento alle Forze dell’Ordine che nella data di ieri hanno impedito ad alcuni esponenti della sinistra estrema di entrare a Palazzo Bovara e permesso di limitare il più possibile i danni in città di Lecco. Trovo davvero sconcertante il fatto che una data importante come il 25 Aprile, Giornata in cui si fa memoria della Liberazione, sia stata strumentalizzata in tale maniera per cercare di creare confusione e tensioni inaccettabili. Massima solidarietà e ringraziamento agli agenti che sono stati bersaglio di questi episodi di violenza - che vanno al di là di ogni logica e ragione e come tali da condannare -, che a rischio della propria vita hanno continuato a garantire a tutti sicurezza e protezione. Si spera che i responsabili di tali atti riprovevoli siano individuati quanto prima».
Anche il gruppo consiliare di Fattore Lecco è intervenuto sui fatti avvenuti nella serata di ieri, manifestando «il proprio sdegno per la manifestazione di nostalgici del fascismo e condannando con fermezza gli intollerabili episodi di violenza e arroganza ad opera di gruppi anarchici» visti alle porte del municipio che hanno costretto alla sospensione del Consiglio comunale e allo schieramento della polizia davanti all’ingresso. «L’ignoranza non può mai essere una scusa. La violenza non fa parte della Democrazia. Soprattutto se la posta in gioco è la difesa dei principi costituzionali - hanno dichiarato gli amministratori di Fattore Lecco - Evidentemente a qualcuno la bella manifestazione del 25 aprile a Lecco ha dato fastidio: ai nostalgici del fascismo che hanno voluto inscenare una misera rappresentazione, poco partecipata nonostante l’ambigua presenza di un sindaco di Fratelli d’Italia, e forse nemmeno agli anarchici che sono abituati ad urlare frasi senza senso pur di far sapere che esistono».
«Il mix di ignoranza e mania di protagonismo ha portato a scegliere la sede del Municipio cittadino come palcoscenico per tentare di dire qualcosa che era già stato detto, in modo pacifico e profondo, appena tre giorni prima: Lecco era e resterà sempre antifascista. Lo hanno detto in piazza centinaia di persone libere, educate, salde nei principi e forti nelle idee: a chi pensa di sporcare la bellezza della nostra Medaglia d’argento per la Resistenza ricordiamo che nell’Amministrazione comunale troveranno sempre un punto di dialogo e di confronto. Qualcuno dovrebbe ripassare e comprendere la Storia! Perché l’ignoranza non può mai essere una scusa – hanno concluso i rappresentanti della lista civica che sostiene il sindaco Mauro Gattinoni – Non è scimmiottando le pagine buie del passato o agitandosi davanti al cancello del Comune che si trasmettono i valori fondanti della nostra comunità: viva Lecco, viva l’Italia, viva il 25 aprile!»
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