Sanità di montagna. Il Pd: «A Sondrio progressiva chiusura di servizi»

Il segretario provinciale Michele Iannotti: «Chiediamo misure necessarie per i bisogni del nostro territorio»

Il consigliere regionale Carlo Borghetti, capogruppo Pd in commissione sanità, ha depositato al Pirellone un Ordine del giorno per il sostegno alla Sanità di montagna che sarà votato domani in Aula, nella seduta del Consiglio regionale dedicata alla discussione del Pssr, il piano socio sanitario regionale, che una volta approvato resterà in vigore fino al 2028.

«I territori montani presentano particolari caratteristiche geomorfologiche del territorio e una bassa densità della popolazione che rappresentano condizioni di svantaggio strutturale», fa notare Borghetti.

«Nelle aree lombarde di montagna, anche in provincia di Sondrio - continua Borghetti - si assiste da anni a una progressiva chiusura di servizi, alla riduzione di personale negli ospedali e a una contrazione dell’offerta sanitaria: è una involuzione che ha visto Regione Lombardia responsabile di non avere adottato le necessarie misure per mantenere un livello adeguato di servizi, livello che spetta a chi vive nelle aree montane esattamente come spetta a chi vive in una qualunque altra area della nostra Regione, visto che il servizio sanitario è un diritto fondamentale della persona riconosciuto dalla nostra Costituzione indipendentemente dal luogo in cui si abita e dai soldi che si hanno in tasca».

Prosegue Borghetti: «La legge regionale n.19/2015 stabilisce che per i territori montani i finanziamenti e i trasferimenti in ambito di programmazione sociosanitaria devono tenere conto di indici premiali parametrati ad una serie di condizioni di svantaggio strutturale: chiediamo quindi che la Regione semplicemente metta davvero in atto, coi fatti, la sua legge, e quindi chiediamo al Presidente Fontana di implementare e sostenere la Sanità di Montagna in due modi: attraverso maggiori investimenti economici per i presidi sanitari montani esistenti, al fine di garantire servizi completi e di qualità a tutela della salute dei cittadini, per non costringerli a fare centinaia di chilometri, ma anche predisponendo adeguati incentivi economici per gli operatori sanitari e sociosanitari dei territori montani, anche per rendere più attrattiva la scelta di lavorare in questi territori».

Sul tema interviene anche Michele Iannotti, segretario provinciale del Pd di Sondrio: «Ringraziamo Carlo Borghetti e i consiglieri del gruppo Pd regionale per l’importante iniziativa a favore di una Sanità di Montagna che sia in grado di rispondere alle esigenze e ai bisogni del nostro territorio, oltre che di garantire una qualità uniforme di prestazioni sociosanitarie a tutti i cittadini della provincia di Sondrio».

«Approfitto per ricordare, continua il segretario dem, che insieme al gruppo regionale del Pd e al capogruppo Pierfrancesco Majorino incontreremo a Sondrio gli stakeholder e i rappresentanti del territorio, proprio nella mattinata di venerdì prossimo, 28 giugno all’Ufficio Territoriale di Regione Lombardia».

«Il Pd continua con determinazione il suo lavoro di promozione di politiche locali e regionali che sostengano meglio e di più i territori montani - conclude Iannotti - e i servizi ospedalieri e sanitari sono tra i bisogni più sentiti dalla popolazione insieme al tema dei collegamenti stradali e ferroviari, che impattano in modo determinante anche sull’accessibilità dei servizi. Mi auguro che gli esponenti della maggioranza in Regione sostengano l’Ordine del Giorno».

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