Quarto ponte, Piazza e Micheli: «Opera a rischio per colpa del Comune di Lecco»

«L’atteggiamento dell’Amministrazione Gattinoni poteva ritardare l’avvio dei lavori»

Il sottosegretario regionale Mauro Piazza e il vicepresidente della Provincia Mattia Micheli esprimono grande soddisfazione per l’inizio dei lavori della rampa di collegamento tra Pescate e Lecco.

«Dalle parole del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, abbiamo avuto conferma che il metodo è giusto: molta perseveranza, no polveroni mediatici, nessun isterismo dettato da ricerca di visibilità, nessuna necessità di fantomatici orologi per scandire il tempo necessario per avere l’opera sul territorio.

Alla gioia di questi giorni si aggiunge anche quella per lo scampato pericolo. Le posizioni schizofreniche del Comune di Lecco hanno rischiato fino all’ultimo di far saltare l’avvio delle opere. Prima il Comune ha dato ufficialmente un parere positivo all’iter nelle sedi istituzionali, poi lo ha completamente rinnegato. Con atteggiamento prevaricatorio verso il Comune di Pescate, poiché chiedeva l’utilizzo in uscita da Lecco dell’attuale rampa che sale da Pescate al terzo ponte: una follia viabilistica che avrebbe azzerato i benefici dell’opera in via di costruzione e causato il collasso del traffico sulla strada provinciale Sp 72 per chi sale da Olginate in direzione del capoluogo. Fortunatamente le richieste e gli atteggiamenti contraddittori e tardivi di Gattinoni non hanno avuto alcun seguito e si è proceduto all’avvio dei lavori, grazie al lavoro congiunto di Provincia, Regione e comune di Pescate che hanno trovato una mediazione che non mettesse a rischio la partenza dei lavori.

Il tutto riprendendo la richiesta che Regione aveva già fatto ad Anas già da molti anni, ovvero di prevedere una soluzione anche per il traffico in uscita da Lecco (quindi niente di nuovo sotto il sole). Esigenza reale, che dopo 3 anni ha trovato nel ministro Matteo Salvini un attento ascolto che, siamo certi, si tradurrà in un primo atto concreto nei prossimi giorni. Con una specifica importante, chiara e netta perché, a differenza di altri, non ci piace prendere in giro i cittadini: questa soluzione non potrà essere realizzata entro la fine del 2025, ma richiederà progettazioni e interventi (utilizzando risorse importanti aggiuntive) che completeranno in seguito l’opera.

Abbiamo davvero scampato un grave pericolo, determinato o da imperizia amministrativa o da presunto tornaconto politico. Tiriamo un respiro di sollievo.

Dobbiamo ora continuare, passo dopo passo, con questo metodo di lavoro sottotraccia e di approfondimento poco mediatico, ma molto concreto per il territorio: abbiamo già fatto il primo incontro con il nuovo amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina (SiMiCo) Fabio Saldini per la Lecco Bergamo il 27 febbraio. Anche lì con un lavoro costante abbiamo sbloccato l’impasse che durava da anni: la conferenza dei servizi ha optato per una scelta progettuale concreta che ora verrà sviluppata nel dettaglio. Continueremo a sollecitare e a presidiare il tema con SiMiCo anche per le altre opere.

Anche per gli altri interventi per la SS36, la Regione è stata assolutamente reattiva nel dare le autorizzazioni ambientali di competenza, e mediando con l’interlocuzione tra Anas e Provincia si è risposto alle esigenze del comune di Civate potenziando e mettendo in sicurezza uno svincolo che spesso va in sofferenza per il livello del lago, uno degli aspetti con cui daremo una soluzione ad un bisogno che da sempre rimarchiamo: il potenziamento della SS36. Siamo solo all’inizio dell’avvio di molti cantieri che, sotto la copertura dei giochi olimpici, porteranno sul nostro territorio oltre 500 milioni di investimenti in opere stradali».

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