Ponte di Paderno, l’assessore Terzi
replica ad Azione: «Stiamo lavorando»

«Siamo al lavoro per realizzare un’importante opera per i territori». Replica con queste parole l’assessore regionale Claudia Maria Terzi all’ultimo intervento di Azione sul ponte di Paderno e la realizzazione della nuova infrastruttura che collegherà la sponda lecchese dell’Adda con quella bergamasca. All’esponente della giunta di Regione Lombardia non sono infatti piaciute le dichiarazioni rilasciate da Fabrizio Benzoni di Azione, che sulla questione aveva interrogato il ministro Matteo Salvini, e quelle di Eleonora Lavelli, segretario della sezione lecchese dello stesso partito. Tanto che la Terzi non ha esitato a considerarle «frutto di disinformazione». Perché, sottolinea, ripetendo concetti già espressi dal ministro alle infrastrutture, «il nuovo ponte tra Paderno d’Adda e Calusco d’Adda è un’opera strategica, alla quale si sta lavorando dal 2018, quando il San Michele è stato chiuso per motivi strutturali».

Alle accuse di immobilità, Terzi risponde affermando che «da allora è aperta una costante interlocuzione tra il Mit, la Regione Lombardia, le Province di Bergamo e Lecco, le Soprintendenze e i Comuni interessati e RFI, per la condivisione dell’iter progettuale». Ricorda che «come emerso lo scorso luglio, durante l’incontro con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, RFI e gli enti locali, si è condivisa la scelta di affrontare l’urgenza e l’emergenza della mobilità, per la quale la progettazione del nuovo ponte ferroviario e viario di attraversamento dell’Adda è un’opera indispensabile e prioritaria». Attualmente, «il percorso procede ed Rfi sta definendo il bando per il concorso di progettazione del nuovo ponte, il cui intento è valorizzare i profili paesaggistici e l’unicità storica del San Michele stesso anche nell’ottica di preservare le potenzialità del ponte rispetto alla candidatura Unesco».

Giampaolo Torchio, sindaco di Paderno, in prima linea da anni per ottenere, oltre al ponte, anche interventi adeguati alla rete viabilistica di tutto il territorio, evita di polemizzare. Si limita a ricordare che «nei primi tre anni, dopo la chiusura del ponte, abbiamo avuto solo incontri occasionali che non hanno risposto a questioni sollevate. Né ci sono ad oggi. Nell’ultimo incontro con il ministro e l’assessore Terzi, c’è stata data la garanzia che questi elementi saranno presi in considerazione per evitare che una mole di traffico insostenibile travolga il nostro territorio. Voglio crede che quegli impegni si tradurranno in azioni concrete».

Tre anni fa, al Comune di Paderno e ai territorio circostanti erano state fatte delle proposte. «Quelle del 2021 - conclude Torchio - erano insufficienti per affrontare il tema del traffico. Considerato che si prevede un incremento di due volte e mezza quello attuale, e che è impensabile possa essere gestito dalle strade oggi esistenti, mi aspetto che gli impegni assunti siano onorati».

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