
Picchi (Regione Lombardia) a Lecco:
«Sport fondamentale per aiutare i giovani
ad uscire dall’isolamento»
Intervista al sottosegretario regionale, con deleghe allo Sport ed ai Giovani, entrata in giunta lo scorso luglio al posto di Lara Magoni, eletta al parlamento europeo nelle fila di Fratelli d’Italia
Lecco
Giovani e sport, due deleghe di peso soprattutto guardando al futuro, strettamente connesse da loro. Il presidente della Regione Attilio Fontana le ha affidate, lo scorso luglio, alla milanese Federica Picchi, esponente di Fratelli d’Italia, che ha assunto l’incarico in precedenza sostenuto da Lara Magoni, eletta al parlamento europeo sempre nelle fila del partito guidato da Giorgia Meloni. Picchi è impegnata in un tour del territori provinciali per presentare il “bando impianti 2025”, ossia i finanziamenti destinati dalla Regione all’impiantistica sportiva lombarda. Nei giorni scorsi, Picchi è stata a Lecco, accompagnata dal consigliere regionale territoriale Giacomo Zamperini.
Dottoressa Picchi, quali sono i principali obiettivi del suo mandato? «In precedenza mi sono occupata di finanza, ristrutturazione di debiti e derivati, piccola impresa, consulenza strategica. Ho voluto portare la mia esperienza in questo incarico importantissimo che mi consente di toccare con mano i bisogni del territorio e dare risposte concrete. Desidero semplificare la vita dei cittadini ed aiutare in particolare i giovani, soprattutto in un momento in cui è aumentata la tendenza all’isolamento, anche in seguito alla pandemia. Vogliamo combattere il disagio giovanile ed intervenire per promuovere i talenti: in questa chiave, lo sport rappresenta uno strumento straordinario. Per questo motivo ho lanciato un bando del valore complessivo di 100 milioni dedicato alla ristrutturazione degli impianti sportivi: si tratta di 30 milioni a fondo perduto e di 70 erogati come linea di credito dall’Istituto per il credito sportivo. Appena insediata, ho studiato la situazione degli impianti sportivi della nostra regione: siamo i più virtuosi per numero di impianti in rapporto alla popolazione, ma abbiamo il dovere di mantenerli efficienti e dobbiamo considerare che l’età media delle strutture esistenti è di quarant’anni. Per questo, attraverso il bando, desideriamo stimolare tutti i Comuni per ripristinare o rendere al passo con i tempi gli impianti presenti sui territori. Rinnovare quanto abbiamo può essere uno stimolo importante anche per i ragazzi: lo sport aiuta infatti a vivere in modo attivo e ad amare e rispettare il proprio corpo».
Per quanto riguarda i territori di Lecco e Sondrio, quali azioni avete messo in campo? «Il territorio di Lecco è splendido ma vive la criticità della viabilità e questo può portare anche ad isolamento. Per questo servono iniziative di aggregazione, anche attraverso lo sport, per creare occasioni di incontro, specialmente per i giovani. Anche nel Lecchese, inoltre, ci saranno benefici importanti per quanto riguarda la rigenerazione degli impianti. In Valtellina, invece, siamo fortemente impegnati sul fronte olimpico, anche con le numerose iniziative collaterali che riguardano i ragazzi. I numerosi interventi infrastrutturali ed i lavori effettuati stanno rispettando i tempi e questa è un’ottima notizia. Abbiamo inoltre lavorato per l’abbattimento delle barriere architettoniche sulle piste da sci».
Non è facile oggi coinvolgere i più giovani, spesso demotivati. Come pensa di riuscirci? «Voglio dare messaggi positivi sul territorio, questo è uno dei miei obiettivi da sempre. In passato ho fondato una casa di distribuzione cinematografica proprio per diffondere storie vere che possano fornire ai giovani ideali e ragioni per vivere. I giovani sono fatti per i grandi sogni, la tecnica non basta. Con questa delega, di cui sono grata, spero proprio di contribuire alla diffusione di modelli di vita positivi. Dobbiamo aiutare i giovani a scoprire la bellezza e, in questo senso, lo sport può essere fondamentale: ci sono bellissime storie di atleti paralimpici, ad esempio, che non volevano neppure uscire di casa; attraverso l’attività sportiva hanno invece raggiunto obiettivi importantissimi che hanno dato un significato profondo alla loro vita».
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