Merate: dopo le elezioni, resa dei conti nel centrodestra

Resa dei conti nel centro-destra. Dove, a distanza di dieci giorni dalla sonora sconfitta di Prospettive per Merate, Forza Italia e Lega non se le mandano a dire. Il primo bilancio lo aveva fatto l’ex sindaco Massimo Panzeri. Che non aveva risparmiato le critiche ai suoi candidati. Specie a quelli che avevano raccolto una manciata di consensi. Le dichiarazioni a cuore aperto del candidato di Prospettive non sono però piaciute a Roberto Gagliardi, segretario provinciale di Forza Italia.

«È troppo comodo accusare dopo le elezioni gli altri compagni di cordata per gli scarsi risultati ottenuti quando gli stessi avevano fatto presente che la riconferma non sarebbe stata una passeggiata in discesa. Soprattutto a causa della evidente crisi di giunta avvenuta a ridosso della consultazione elettorale». Gagliardi fa quindi riferimento ai «diffusi dissapori» degli «ultimi mesi della travagliata consigliatura».

Per concludere con la stoccata finale: «Probabilmente il candidato sindaco non era il cavallo giusto». D’altra parte, prima di puntare su Panzeri, Gagliardi aveva flirtato a lungo con Dario Perego, candidato di Noi Merate. Salvo poi accasarsi insieme a tutti gli altri partiti di centro-destra e appoggiare il sindaco uscente. L’analisi della sconfitta da parte di Gagliardi arriva a conclusioni diverse rispetto a quelle dell’ex borgomastro. «Le motivazioni della debacle vanno ricercate nel severo giudizio che l’elettorato e la popolazione di Merate hanno riservato alla sua (di Panzeri, ndr.) persona perché altrettanto evidentemente non hanno apprezzato il lavoro fatto in questa atmosfera di perenne guerriglia».

La colpa di essere «un candidato debole», quindi è dello stesso Panzeri, secondo il segretario di Forza Italia. Sicuramente non di coloro che «in questa campagna elettorale complicatissima» si sono «esposti in prima persona» «per combattere questa incerta partita».

La replica arriva a stretto giro di comunicato, firmato dall’omologo Daniele Butti, segretario lecchese della Lega. «Il segretario provinciale di Forza Italia, che scopro oggi intenditore ippico, giudica l’operato di un sindaco e mette in discussione le sue capacità senza cognizione di causa. Dovrebbe almeno avere l’onestà intellettuale di ammettere di non aver mai avuto per le mani alternativa da proporre a Massimo Panzeri». Butti ricorda il «tira e molla per sostenere un candidato (Dario Perego di Noi Merate) che a caratteri cubitali in più riprese gli ha fatto capire che del suo simbolo e del suo appoggio non gli importava nulla».

Quindi parla di «vuoto assoluto», riferito a Merate ma anche al resto della provincia per quanto riguarda gli Azzurri. Regalando a sua volta una stoccata all’alleato sicuramente non molto apprezzato. E conclude. «Non mi sono mai permesso di giudicare candidati altrui, ed ho accettato anche io candidature che non sono risultate vincenti. Non per questo ho avviato una macchina del fango sui diretti interessati. In una squadra si vince assieme e si perde assieme. L’ippica è per singoli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA