Mauro Piazza non si candida a sindaco, le reazioni nel centrodestra

“Il centrodestra deve decidere che famiglia vuole essere”. È questo il commento di Filippo Boscagli, consigliere comunale in quota Fratelli d’Italia, a Lecco, e di Alessandro Negri, presidente provinciale di FdI, dopo la notizia del ritiro dalla corsa a poltrona di sindaco di Lecco da parte del leghista sottosegretario regionale Mauro Piazza. “Bisogna decidere se ognuno di noi vuole fare un passo avanti per il bene di tutti e trovare la strada per un progetto comune ed una proposta unitaria alla città – osservano Boscagli e Negri - Oppure pensare al proprio angolino di mondo e di potere e schiantarsi regalando ai cittadini di Lecco altri 5 anni di pessima amministrazione Gattinoni. Ovviamente, auspichiamo che la famiglia ritrovi lo slancio che i cittadini ci chiedono, e questo si può fare solo nel rispetto e riconoscimento del ruolo e della rappresentatività di ognuno dei componenti”.

Anche Daniele Butti, segretario provinciale della Lega, ha detto la sua: “Mi dispiace che si sia creato un clima di frattura nel centrodestra in città. La candidatura di Mauro era una disponibilità per unire e per cambiare amministrazione – evidenzia - Sapevamo tutti da tempo che Mauro, anche su spinta di molti amministratori locali ed amici nel panorama del centrodestra Lecchese aveva dato la sua disponibilità ad una candidatura. Mauro poteva essere il valore aggiunto a Lecco e per esperienza politica e carisma credo sia una delle più credibili candidature nel panorama del centrodestra. La notizia di oggi, se mai ce ne fosse stato bisogno, dimostra quanto tenga Mauro a questa Città, al suo bene e quello del centrodestra. Un passo indietro, o di lato se vogliamo, dal quale oggi dobbiamo ripartire mettendo assieme i cocci, trovando un programma unitario e poi individuare un candidato senza le ambiguità dell’ultimo periodo che minano la solidità e credibilità della coalizione. La certezza è che ci saremo – chiosa Butti - infatti stiamo già lavorando alla lista. Noi siamo già in campagna elettorale: prova ne siano i manifesti usciti lunedì. Il mio augurio è che quando ci si incontrerà ad un tavolo di coalizione, le proposte sottoposte siano davvero di spessore e che magari tra passi indietro o di lato qualcuno capisca che dopo 16 anni di centrosinistra la coalizione non può più permettersi di sbagliare, a meno che a qualcuno non piaccia giocare a perdere, ma questa è un’opzione che non vorrei nemmeno immaginare”.

Dopo il commento social del sindaco di Pescate Dante De Capitani, secondo cui “lasciano i cavalli di razza e ridono i ronzini”, anche Marzio Macaccaro, ex direttore commerciale della Fiocchi Munizioni ed ex candidato consigliere per Lecco Ideale, ha deciso di dire la sua sulla: “Ci deve essere una coalizione, altrimenti si parla di semplici interessi “di campanile” – osserva – Il centrodestra è palesemente frammentato. Ci dovrebbero essere più candidati, dello stesso “bacino” ovviamente, così che i voti non vadano dispersi altrove, senza così che sia necessaria una spaccatura. Per l’elettore è importante trovare una governance che appartenga a una coalizione, poi chi ha più voti diventa sindaco, ma almeno si arriva a vincere coalizzati. L’obiettivo è il bene della città, amministrarla, non serve la logica della politica nazionale, ma la buona amministrazione. Il sindaco deve essere espressione della volontà della maggioranza dei cittadini. Può anche essere un “civico”, basta che piaccia a loro”.

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