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Lunedì 27 Gennaio 2025
Lecco, sondaggio sul sindaco. Il centrodestra:«Individuare quanto prima un candidato partendo da un confronto franco»
«Si stanno facendo i conti senza l’oste», le parole di Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco
«Le lancette hanno iniziato a far sentire il tic – toc del tempo che scorre». Complice il sondaggio pubblicato l’altro giorno in esclusiva su La Provincia di Lecco, il dibattito tra le fila del centrodestra su chi sarà il candidato della coalizione alle prossime comunali a Lecco è ormai entrato nel vivo.
Trovare un accordo sarà tutt’altro che semplice, come evidenziano le parole di Daniele Butti. «Non so chi abbia fatto questo sondaggio, ma emerge chiaramente un dato che mi sarei aspettato: il centrodestra, se vuole vincere a Lecco, deve iniziare quanto prima a lavorare partendo da un confronto franco sui temi e soluzioni da proporre ai cittadini lecchesi e su quali possono essere le scelte di campo. Il nome è importante, ma lo è altrettanto capire la linea comune che si vuole intraprendere. Non si possono commettere errori o peggio perdere tempo dietro ad ammiccamenti del Pd come successo a qualcuno su alcuni temi recenti».
Il riferimento, nemmeno troppo velato, è all’accusa che i leghisti hanno rivolto in più di un’occasione a Fratelli d’Italia, ormai saldamente leader della coalizione, rispetto a presunti “inciuci” con il Partito democratico su alcune nomine a Lecco e non solo. In questo quadro si inseriscono le prese di posizione delle componenti moderate del centrodestra. «Questi dati – sottolinea Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza Italia in consiglio comunale – evidenziano una buona tenuta della nostra lista civica. Non solo siamo competitivi ma possiamo contare su figure disponibili in vista delle sfide che ci aspettano. Credo che la sintesi nel centrodestra arriverà in tempo. Fortunatamente i lecchesi sanno già quale è la proposta del centrosinistra. Ne vivono le conseguenze tutti i giorni».
Ad oggi Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza Italia è il gruppo di più numeroso tra le file dell’opposizione a palazzo Bovara. «Forza Italia – rivendica Angela Fortino, segretario cittadino degli azzurri - non si sta facendo prendere dalla frenesia del primato della candidatura del sindaco anche se, tra le nostre fila, numerose sono le persone che potrebbero egregiamente ed efficacemente ricoprire questo ruolo. Forza Italia a Lecco continua a credere in un percorso condiviso all’interno del centrodestra e con tutti coloro che ne condivideranno il progetto».
Se il rapporto tra leghisti e meloniani in questo periodo non sembra ottimale, anche quello tra gli azzurri e i civici di centrodestra è tutto da valutare. Del resto, il ritorno del simbolo di Forza italia a palazzo Bovara è avvenuto dopo un lungo confronto. «Il nome del candidato sindaco – conclude Fortino - non lo si può buttar fuori come se stessimo giocando alla roulette russa. Prima di scegliere il candidato, dobbiamo decidere che modello di città vogliamo e poi capire qual è la persona e la squadra che può rappresentarlo al meglio. Questo è il lavoro che Forza Italia sta facendo in città e chiunque voglia partecipare a questo progetto mi contatti: per chi vuole fare politica in modo nuovo, per chi non vuole entrare in politica per avere incarichi, per chi ha a cuore il bene della città, per chi pensa che il candidato sindaco debba avere una visione della città condivisa, le porte sono spalancate». La ricerca dello sfidante di Mauro Gattinoni è solo all’inizio.
«Si stanno facendo i conti senza l’oste». Corrado Valsecchi è il rappresentante in consiglio comunale di quell’Appello per Lecco che cinque anni fa era risultata decisiva al ballottaggio per assegnare la vittoria a Mauro Gattinoni e alla coalizione di centrosinistra. Il sondaggio pubblicato alcuni giorni fa in esclusiva lascia presagire una sfida molto aperta, pertanto i voti di Appello per Lecco, in passato parte della maggioranza che sosteneva Virginio Brivio, potrebbero essere di nuovo preziosi. «Quando vai al ristorante – commenta Valsecchi - con gli amici alcune volte ci si diletta a fare i sondaggi sul conto che l’oste ci porterà, poi però arriva lui, il padrone di casa, e spesso i conti dei sondaggi non tornano, anche quando dovrebbero essere scontati. Oltre ad essere incompleto nelle variabili e bipolare, quel sondaggio non considera la contabilità dell’oste».
È proprio al passato che Valsecchi fa riferimento. «Nel 2010 – ricorda l’ex assessore ai lavori pubblici - nessuno si aspettava di poter battere un Ministro della Repubblica, ma sullo scenario politico è apparso un soggetto civico nuovo che con i suoi voti ha ribaltato le aspettative dei sostenitori di Roberto Castelli. Nel 2015 sembrava già tutto pronto per far tornare il centrodestra, diviso in due fazioni, al governo della città, ma ancora una volta mancava l’oste che presentava il conto. Nel 2020 c’erano 12 punti di distanza al primo turno tra Peppino Ciresa e Mauro Gattinoni, con Peppino che per una manciata di voti non passò al primo turno. Appello per Lecco decise di riversare i suoi voti sul candidato sindaco del centrosinistra al ballottaggio e il risultato lo conoscono tutti».
Non c’è nulla di male a fare i sondaggi, conclude Valsecchi, ma “prima o poi bisognerà fare i conti con l’oste che in questo caso sono gli elettori di Appello per Lecco”. Parole importanti, soprattutto se si considera il rapporto a dir poco teso che ad oggi c’è tra Appello per Lecco e l’amministrazione di Mauro Gattinoni.
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