Lecco: elezioni provinciali, tutti contenti. O forse no

Il centrodestra vince le elezioni provinciali a Lecco. Non votavano i cittadini, bensì sindaci e consiglieri comunali eletti negli 84 comuni della Provincia. Non c’era in palio la presidenza, saldamente in mano ad Alessandra Hofmann per altri due anni. Eppure, sul piano politica si tratta di un risultato rilevante, accolto non a caso con grande gioia dai dirigenti dei partiti della coalizione.

Nel dettaglio, i sei consiglieri della lista “Casa dei Comuni – Hofmann Presidente” sono Mattia Micheli, Alessandro Negri, Antonio Pasquini, Silvia Bosio, Simone Brigatti e Luca Caremi. «Sono davvero molto soddisfatta. – sottolinea la presidente Hofmann – Nonostante dopo le comunali di giugno c’era qualcuno che chiedeva la mia testa, abbiamo riconfermato la maggioranza in consiglio. Gli amministratori hanno compreso e premiato un metodo di lavoro basato su ascolto e attenzione a tutto il territorio».

Nonostante la conquista di Merate a giugno, il centro sinistra conferma cinque consiglieri e non sei: Paolo Lanfranchi, Patrizia Riva, Felice Rocca, Roberto Nigriello, Gaetano Caldirola. «Siamo contenti. – commenta Marco Passoni, responsabile enti locali della segreteria provinciale del Partito democratico – Il lavoro svolto sui territori ha portato a mantenere cinque posti in consiglio. I nostri consiglieri porteranno avanti le istanze dei territori. Chiediamo che la Provincia diventi veramente la casa dei comuni». La seconda notizia di giornata, però, è il risultato della lista “Civici per la Provincia”: un solo eletto, ovvero il sindaco di Valmadrera Cesare Colombo, quando invece tutti le indiscrezioni della vigilia ipotizzavano la conquista del secondo seggio.

«Il quadro rimane sostanzialmente immutato rispetto agli ultimi due anni. – evidenzia Giovanni Ghislandi, consigliere provinciale uscente non rieletto - Speravamo di ottenere un consigliere in più ma non ci siamo riusciti. Faremo le nostre valutazioni a tempo debito. Faccio gli auguri di buon lavoro a Cesare Colombo. Continueremo a portare avanti il nostro ruolo di opposizione costruttiva in consiglio». Su 1031 aventi diritto al voto, alla consultazione hanno partecipato in 866, per un’affluenza definitiva del 84%. Il voto di ogni sindaco o consigliere comunale aveva un peso diverso in base alla dimensione del comune di appartenenza.

Proprio dai numeri emerge una tendenza chiara: il centrodestra ha raccolto decine di voti in più negli altri schieramenti tra gli amministratori dei comuni fino a 5mila abitanti e questa ha permesso di compensare la perdita di Merate, secondo comune più grande della provincia. Per quanto riguarda Lecco, il conto è presto fatto: 17 centrosinistra, 11 centrodestra, 5 civici. Secondo indiscrezioni, tre di quei cinque voti arriverebbero da gruppo misto e Appello per Lecco. Dopodiché, oltre ad Andrea Frigerio che era candidato nella lista dei civici, c’è almeno un altro esponente della maggioranza che sostiene Mauro Gattinoni che non ha votato Roberto Nigriello, esponente di peso dei dem in città nonché presidente del consiglio comunale. Nelle prossime settimane si capirà se ci saranno delle conseguenze a Palazzo Bovara, anche alla luce dei molteplici dossier aperti all’ombra del Resegone.

«È una grande soddisfazione. Abbiamo fatto una campagna elettorale incentrata sul buon governo del territorio. Vince la continuità e vince il centrodestra unito che non strizza, come a Lecco, l’occhio al centro sinistra. Speriamo serva di lezione».

Mauro Piazza commenta così la vittoria del centrodestra alle elezioni provinciali. La coalizione, evidenzia il sottosegretario, ha eletto una squadra “plurale” che “tiene conto di tutti i partiti ed anche della componente civica”. In effetti, la distribuzione è perfetta: due consiglieri leghisti, ovvero Mattia Micheli e Luca Caremi; due meloniani, cioè Alessandro Negri e Antonio Pasquini; Silvia Bosio di Forza Italia; Simone Brigatti per i civici.

«La Lega – sottolinea il segretario provinciale Daniele Butti - ha 20.166 voti ponderati che è il 48% della lista, il primo degli eletti che è il vicepresidente uscente Micheli e che da solo vale i voti della lista dei civici, ma la cosa più importante è davvero aver garantito alla Presidente Hoffman la maggioranza consiliare. Avanti così anche per le sfide future».

Chiusa la tornata elettorale, si aprirà ora la trattativa per le deleghe a partire da viabilità e istruzione, le due più pesanti. «Siamo molto contenti, non era un risultato scontato. – sottolinea Alessandro Negri, segretario provinciale di Fdi - Fratelli d’Italia ha raddoppiato i voti di due anni fa. Con il collega Pasquini cercheremo di rappresentare al meglio le istanze dei 150 amministratori che ci hanno dato fiducia”. Concetti ribaditi anche da Giacomo Zamperini. «Fratelli d’Italia rappresenta ormai una realtà consolidata sul territorio. – aggiunge il consigliere regionale meloniano - Tra le priorità ci sono ascolto dei territori e condivisione di progetti, dando particolare attenzione ai piccoli borghi del lago, della montagna e della Brianza. Con grandi ambizioni e unità di intenti, non vogliamo deludere chi si aspetta tanto da noi».

Tra le file della minoranza, Emanuele Manzoni plaude soprattutto alla riconferma di Paolo Lanfranchi. «È stato votato da oltre 60 amministratori. – evidenzia il segretario provinciale di Sinistra italiana – Ottimo risultato anche per la giovane Camilla Landi di Oliveto Lario. Per il resto, le divisioni nel centrosinistra, con la scelta dei civici di fare una propria lista, hanno fatto vincere di nuovo il centrodestra».

Tra i civici è evidente il rammarico. “Pensavamo di ottenere qualcosa in più. Negli ultimi giorni è prevalsa la linea del voto utile. Continueremo il nostro impegno” commenta Antonio Rusconi.

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