Il Pd di Sondrio: «Per la maggioranza
la sicurezza non è una priorità»

«È stato davvero stupefacente constatare come, durante la discussione sui tagli che Regione Lombardia ha apportato ai trasferimenti ai Comuni in tema di Polizia Locale e per strumentazioni e progetti legati alla prevenzione, al controllo ed al contrasto alla criminalità comune, la maggioranza nel consiglio comunale di Sondrio abbia affrontato il tema ritenendolo di nessun interesse per la città». Lo evidenzia con una nota il gruppo consigliare del Pd di Sondrio, Sondrio Democratica, Futuro Insieme.

«In particolare - prosegue la nota -, i consiglieri di Fratelli d’Italia, spalleggiati dal Sindaco, non hanno potuto negare l’evidenza di tali gravi mancanze di risorse, necessarie in particolare per consentire di dotare la città di nuove strumentazioni e tecnologie utili alla Polizia Locale, come, ad esempio, telecamere e altri mezzi di contrasto e controllo, o anche a finanziare progetti di prevenzione, educazione e dialogo contro disagi sociali emergenti ed episodi di microcriminalità, che fanno percepire un aumento dell’insicurezza nei cittadini; in Consiglio comunale si sono così trincerati dietro un imbarazzante “non ci riguarda”, come se la sicurezza fosse un tema da sbandierare ad ogni campagna elettorale, ma poi ci si dimentichi di affrontarlo nel concreto. Così i Comuni lombardi, che prima potevano contare su 20 milioni di euro, ora potranno spartirsene meno di 6: siccome è vero che Sondrio, rispetto ad altre realtà, non presenta criticità così consolidate, ciò porta a pensare che quelle poche risorse rimaste presumibilmente verranno dirottate su altri territori. Ci sono zone della città, specialmente in periferia e nelle frazioni, che invece aspettano risposte e misure di controllo già più volte promesse e da tempo attese invano. L’Amministrazione Comunale di Sondrio invece, in evidente imbarazzo, tace e acconsente sulle modalità di Regione Lombardia di cui anch’essa è vittima. In questi giorni, come anche il Sindaco ha confermato, sono in aumento fenomeni di “disagio e devianza”, per riportare le sue parole. Lo abbiamo interpellato proprio per conoscere i recenti fenomeni accaduti alla Piastra, non perché riteniamo sia un quartiere insicuro, bensì perchè si sono ripetute occupazioni abusive (almeno 3 in edifici ALER) e fatti di cronaca, che non possono non essere stigmatizzati e lasciare indifferenti. Da un lato, ci conforta l’intervento del Comune per cercare di riportare l’ordine; dall’altro ci preoccupa proprio l’aumento di questo “disagio”, che le risorse sovracomunali tagliate avrebbero potuto contribuire fattivamente per attività di recupero e riabilitazione».

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