I disagi ferroviari approdano al consiglio comunale di Sondrio
Il sindaco Marco Scaramellini risponde a un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Giocondo Cerri
I sistemi di sicurezza dei passaggi a livello troppo sensibili, tanto che si attivano dal riflesso di un mezzo che passa nelle vicinanze; gli scambi tra i binari, che presentano criticità; e i sistemi di gestione che mandano segnali dai binari al treno: sono queste le tre cause maggiori dei guasti sulla linea ferroviaria Tirano-Milano che, ormai giornalmente causano ritardi, disservizi e disagi ai pendolari.
A riferirlo, dopo aver partecipato alla riunione del tavolo di coordinamento dei trasporti convocata dal prefetto Anna Pavone nella giornata di giovedì, è stato il sindaco di Sondrio Marco Scaramellini, in risposta a un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Giocondo Cerri (Futuro Insieme). «Tutto questo - ha poi aggiunto il sindaco Scaramellini - senza dimenticare che i disservizi spesso derivano anche da guasti e disagi a Milano Centrale, Monza o comunque sulla tratta tra Milano e Lecco e poi si ripercuotono anche sulla nostra provincia».
Nel corso della riunione, i rappresentanti di Trenord, come ha riferito sempre il primo cittadino sondriese, hanno poi evidenziato come nei mesi di settembre e ottobre la puntualità sulla linea Tirano-Milano sia aumentata del 23% e poi di un ulteriore 5% in questo mese di novembre. «Si considerano puntuali - ha spiegato Scaramellini - i treni che arrivano con un massimo di cinque minuti di ritardo rispetto all’orario stabilito. Prendiamo atto di queste percentuali, di cui, però, non possiamo essere contenti, visto che si partiva da un livello talmente basso che era facile performare. Speriamo, comunque, che questo trend in miglioramento continui. Le scuse di Rfi e Trenord le sentiamo da anni, noi vogliamo proposte concrete e garanzie che le cose migliorino. Per le Olimpiadi ci sarà un piano di trasporto ad hoc, ma a noi interessa il quotidiano e non possiamo essere contenti».
Rispondendo poi a uno dei quesiti contenuti nell’interrogazione di Giocondo Cerri e cioè «se corrisponde al vero che vi sarebbero le intenzioni, per contenere le inefficienze, di ridurre le corse giornaliere dei treni. Nel caso, se gli amministratori del territorio hanno valutato le conseguenze di tali scelte non proprio coerenti per chi si candida ad essere una provincia turistica ed in vista delle Olimpiadi», il sindaco Scaramellini ha voluto effettuare alcune precisazioni sulla questione, viste anche le polemiche che erano scaturite al riguardo.
«Trenord ed Rfi hanno semplicemente confermato come il numero di treni che circolano sulla Tirano-Lecco sia elevato, visto anche il binario unico - ha evidenziato Scaramellini - e quindi se ci sono disagi, ritardi o disservizi per un convoglio, ricadono a cascata anche sugli altri che circolano sulla linea. Per questo è stata ventilata l’ipotesi di effettuare uno studio per capire se l’eventuale eliminazione di una o più corse negli orari non di punta avrebbe garantito una maggiore puntualità per gli altri treni. Dopo questo studio si valuterà se possa essere o meno una strada percorribile».
Alla riunione hanno preso parte anche i rappresentanti di Stps e dell’agenzia del trasporto pubblico locale: la loro richiesta è stata quella di programmare per tempo i bisogni “straordinari” cioè quelli legati alla chiusura della linea per lavori e alla necessità di bus sostitutivi, vista la difficoltà a trovare autisti e il bisogno di noleggiare mezzi. Sempre a proposito dei soggetti partecipanti al tavolo, nell’interrogazione il consigliere Cerri ha chiesto che le riunioni si aprano alla presenza dei rappresentanti dei viaggiatori e ai sindacati.
«Noi abbiamo già chiesto la loro presenza - ha evidenziato Scaramellini -, ma, almeno per quanto riguarda i sindacati, credo che siano loro a dover chiedere di essere invitati, visto che sono soggetti istituzionali. Più complessa la questione relativa ai rappresentanti dei viaggiatori. Già prefetti precedenti hanno “separato” i soggetti, convocandoli a parte».
Infine, a proposito della comunicazione dei guasti e dei disservizi, il primo cittadino sondriese ha ricordato come «quella su App è veloce, ma non tutti la usano. Bisognerebbe dare subito la comunicazione del guasto, anche in maniera generica».
Dopo l’intervento del sindaco Marco Scaramellini, anche il primo firmatario dell’interrogazione, Giocondo Cerri, ha espresso le sue considerazioni: «Ci sono gli stessi problemi da anni, così come è da anni che assistiamo allo stesso palleggio di responsabilità tra Rfi e Trenord - ha sottolineato Cerri - che però ora rispondono ai medesimi soggetti politici. Ci sono, dunque, precise responsabilità politiche per questa situazione: Regione Lombardia è il soggetto responsabile, basti pensare al fatto che ha rinnovato la concessione a Trenord. La nostra provincia viene massacrata da ogni punto di vista e chi usa la linea ferroviaria merita più rispetto e attenzione. Invece, quando qualcuno ha un appuntamento importante a Milano è costretto a prendere la macchina e pregare che non si tocchino due macchine in galleria. Non va bene neanche la mancata o tardiva comunicazione agli utenti che hanno almeno il diritto di sapere cosa sta succedendo».
«Infine - ha concluso il rappresentante di Futuro Insieme - di solito è il prefetto, che è il padrone di casa, a invitare i partecipanti alle riunioni, dunque vale anche per i rappresentanti sindacali».
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