Fusione di Cortenova con Primaluna,
il referendum sarà domenica 27 ottobre

Dieci minuti di consiglio per consegnare alla popolazione il futuro del Comune. Fissata la data del referendum per la fusione di Cortenova con Primaluna: sarà domenica 27 ottobre, dalle 7 alle 22. Al via libera di Primaluna seguirà quello di Cortenova che ha convocato la seduta per il 28 maggio, alle 20.30.

«Si chiude un percorso. - ha commentato il sindaco Mauro Artusi –. Abbiamo fatto questa proposta credendo fermamente nell’interesse del territorio. Ora resta da fare il percorso di informazione, oltre a quello già fatto, poi la palla passerà alla popolazione che dovrà liberamente e soprattutto consapevolmente fare la scelta, per dare il proprio benestare o fermare il percorso. L’amministrazione prenderà atto dell’esito del referendum e qualora fosse positivo dovrà procedere per arrivare all’istituzione del nuovo comune con il decreto della Regione. Credo sia stato fatto un buon lavoro su questo argomento. Purtroppo è andato ad accavallarsi, per chi non è stato molto attento, con le elezioni comunali. Due cose ben distinte. Indipendentemente da chi le vincerà, ci sarà il referendum».

Prima di arrivare alla data della consultazione i due comuni hanno approvato il progetto definitivo di fusione dopo avere raccolto e discusso le osservazioni presentate dai cittadini quindi il 24 aprile scorso hanno modificato lo statuto comunale per inserire l’articolo che disciplina le procedure per i referendum sulle fusioni ed incorporazioni, con la procedura che si è conclusa con la pubblicazione sul Burl (il bollettino regionale). Per il referendum il minimo dei votanti dovrà essere del 25% e ci vorrà la maggioranza dei sì per avere la validità della consultazione.

Essendo l’ultima seduta di mandato, Artusi ha voluto ringraziare il segretario comunale Maria Grazia Padronaggio «per il lavoro preciso e puntuale». Lei seguirà ancora l’insediamento della nuova amministrazione poi lascerà il comune di Primaluna dove prestava servizio a scavalco, in attesa della nomina di un titolare.

Un grazie anche al consiglio «con cui ho lavorato molto bene. Spero che ci sia stato l’interesse che volevate trovare. La scelta di fare l’amministratore non è facile - ha aggiunto Artusi – perché si è sempre nell’occhio del ciclone. È difficile trovare qualcuno che dice qualcosa di buono, è più facile trovare chi dice ciò che non va bene. Abbiamo lavorato sicuramente senza interessi, l’unico è stato quello del territorio. Chiunque verrà dopo di noi, potrà fare le cose anche meglio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA