Fiocchi: «Contento di aver trainato FdI verso il 33%. In Europa ci vuole più Italia»

Pietro Fiocchi commenta la rielezione al Parlamento europeo con 19mila voti

Pietro Fiocchi, candidato con Fratelli d’Italia, è stato rieletto al Parlamento Europeo con 19mila voti.

«Raddoppio i miei consensi personali sulla circoscrizione e anche sul territorio lecchese. Mi fa piacere, è un segnale del fatto che la gente ha apprezzato il lavoro sul territorio, i fondi che ho portato.

Il bis? Fa piacere, anche perché il Parlamento europeo è un sistema complesso, regolato da tecnicismi non semplicissimi. Ora che ho imparato come stare alle regole del gioco, posso davvero essere utile, peraltro con un Parlamento europeo che sta andando sempre più verso il centrodestra. Sarà molto più facile portare a casa risultati importanti, aggiustare alcune cose. In generale, serve più Italia in Europa.

La priorità numero uno in assoluto è portare a casa i fondi europei. Non parlo del Pnrr, ma dei 130 miliardi di euro di fondi del settennato, che sono soldi italiani e vanno spesi e usati. Ci sono fondi sul dissesto idrogeologico, sulla sanità e la ricerca da portare a casa fino all’ultimo centesimo. Diverse direttive europee, invece, nascono con molti dubbi sull’effettiva possibilità di realizzazione, penso alle auto elettriche entro il 2025, o alla quota 100% rinnovabili. E su questo si lavorerà molto alacremente.

FdI nel Lecchee? Sono contento di aver trainato il partito verso il 33%, rispetto a cinque anni fa è cambiata un’epoca. Spero che i cittadini abbiano apprezzato il lavoro svolto soprattutto negli ultimi due anni: molto resta da fare, anche per informare i cittadini su quanto è importante l’Europa per il nostro futuro, i giovani in primis».

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