Elezioni provinciali lecchesi, gli schieramenti in campo. Civici terzo incomodo

Le nubi intorno alle liste per le prossime elezioni provinciali iniziano a diradarsi. È un’elezione di secondo livello, a votare sono gli amministratori locali e non i cittadini. Pertanto, le dinamiche in corso in questi giorni sono soprattutto interne al sistema della politica locale.

Si consideri, per esempio, la lista del centrodestra. La Lega ha sei candidati: Mattia Micheli, Stefano Simonetti, Davide Ielardi, Luca Caremi, Laura Di Terlizzi, Anna Clara Bassani. Fratelli d’Italia presenta il suo segretario provinciale, ovvero l’oggionese Alessandro Negri, e il valsassinese Antonio Pasquini. Tra i moderati, invece, saranno candidati Simone Brigatti, il vicesindaco di Montevecchia Maria Francesca Colombo, la consigliera comunale di Annone Marta Castelnuovo e la calolziese Silvia Bosio. Dopo settimane di intense discussioni, hanno prevalso quelle componenti che puntavano a mantenere l’unità della coalizione di centrodestra, importante segnale politico ad un anno e mezzo dalle comunali di Lecco. In una sfida che, con ogni probabilità, si deciderà all’ultimo voto, sarà interessante valutare il consenso che saranno in grado di raccogliere figure come Mattia Micheli, Simone Brigatti e Alessandro Negri. L’attuale vicepresidente leghista, infatti, non potrà più contare sui voti dei moderati di Lecco, i quali presumibilmente andranno sull’esponente di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più, chiamato a sua volta a raccogliere consenso fuori dal capoluogo. Un meccanismo che potrebbe portare le deleghe più pesanti, come la viabilità o l’istruzione, così come la vicepresidenza in mano a Negri. Certo, a patto che le elezioni le vinca il centrodestra. La sconfitta del leghista Panzeri a Merate, infatti, pone il campo progressista in una posizione di teorico vantaggio in un’elezione dove i voti degli amministratori locali hanno un peso diverso a seconda della dimensione del comune di appartenenza.

Sulla strada verso questo scenario c’è però un terzo in comodo: i civici. Sul piatto dell’ultima riunione del gruppo, svoltasi ieri sera, c’erano diversi temi, a partire dalla possibile candidatura di Andrea Frigerio, tesserato di Italia Viva ma esponente di Fattore Lecco. Un nome che non sposterà gli equilibri interni alla lista, impegnata nel mandare a Villa Locatelli sia Giovanni Ghislandi di Imbersago che Cesare Colombo di Valmadrera, ma crea più di un grattacapo al centrosinistra, benché alcuni auspicano che anche grazie a Frigerio si possa sviluppare una collaborazione tra le due liste dopo il voto. In ogni caso, Fattore Lecco sosterrà il candidato deciso di comune accordo dalla maggioranza che sostiene Mauro Gattinoni, probabilmente uno tra Paolo Galli e Stefano Villa di Ambientalmente. Se l’assenza di disponibilità tra i consiglieri dem fosse confermata, infatti, difficilmente la scelta ricadrebbe su un esponente di Con la Sinistra Cambia Lecco. I voti di quell’area, infatti, dovrebbero andare tutti a Paolo Lanfranchi, sindaco di Dolzago e capogruppo di minoranza uscente.

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