Comunità montana del Lario orientale, mercoledì l’elezioni di Antonio Rusconi

Salvo imprevisti l’ex parlamentare già sindaco di Valmadrera sarà il nuovo presidente. Vicepresidente sarà Luca Pigazzini, mentre in giunta siederanno Antonella Sesana, Riccardo Fasoli e Giovanni Bussola

Lecco

Si svolgerà mercoledì 26 marzo dalle 18 l’assemblea dei 26 comuni membri di comunità montana Valle San Martino – Lario orientale. Salvo imprevisti, l’incontro dovrebbe portare al rinnovo degli organi dirigenziali dell’ente.

L’accordo tra gli amministratori, trovato dopo sei mesi di polemiche, prevede una giunta esecutiva composta da: Antonio Rusconi – presidente; Luca Pigazzini - vicepresidente; Antonella Sesana; Riccardo Fasoli; Giovanni Bussola. Il presidente dell’assemblea è Simone Scola mentre Il primo nella lista dei supplenti per il ruolo di assessore è Danilo Riva.

«Auspico che quest’assunzione di responsabilità da parte di tutti – commenta Antonio Rusconi, assessore esterno a Valmadrera – arrivi fino in fondo e che l’accordo ci sia davvero. Ringrazio tutti coloro che hanno fatto un passo di lato. Speriamo che da mercoledì sera si possa iniziare a lavorare tutti insieme in modo da fare due anni intensi. Appena il quadro si sarà chiarito intendo affidare numerose deleghe». Tra due anni, superate le molte elezioni amministrative previste in calendario, i 26 membri si risiederanno di nuovo intorno al tavolo per capire se questa giunta ha ancora la maggioranza dei voti in assemblea. Tra i primi ad andare alle urne c’è Mandello del Lario, oggi guidato da quel Riccardo Fasoli a lungo in lizza per la presidenza come alternativa a Rusconi.

«È una situazione paradossale, – evidenzia il primo cittadino mandellese – siamo tornati alla proposta che un mese e mezzo fa non era stata accettata. Abbiamo cercato di mettere insieme le disponibilità degli amministratori locali senza escludere nessuno. Abbiamo anche accettato, seppur non felici, il fatto che il rappresentante dei civici dovesse per forza essere Rusconi e dovesse fare il presidente. È stato raggiunto un compromesso in cui sono rappresentate tutte le aree territoriali ma non tutte le sensibilità politiche. Dopodiché io parlo con tante persone. I cittadini hanno chiesto che Mandello fosse rappresentato nella giunta visto che ha che fare con Comunità montana per tante questioni, tra cui difesa del suolo, antincendio e alpeggi».

Anche se l’accordo fosse effettivamente ratificato, le conseguenze sui rapporti tra le forze politiche e tra i sindaci sono tutte da valutare. «Sono certo – conclude il sindaco di Civate Angelo Isella – che i nuovi membri della giunta sapranno fare il loro meglio. A Simone Scola, che ringrazio per l’impegno negli ultimi anni come assessore in comunità montana, è stato affidato un ruolo più istituzionale che operativo. Come Civate abbiamo fatto dei passi indietro per senso di responsabilità verso un ente che ha bisogno di una governance forte. È innegabile che il parto della nuova giunta sia stato travagliato ma sono certo che si riuscirà a superare le divisioni e a lavorare per il bene dell’ente».

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