Colico con Sondrio, il portavoce del comitato: «Vogliamo attivare l’iter amministrativo»

Parla Stefano Fontanive: «Abbiamo dato incarico a una prestigiosa università milanese di realizzare uno studio sui vantaggi di questa iniziativa»

«Le nostre intenzioni sono assolutamente serie. Vogliamo arrivare ad attivare l’iter amministrativo». Il comitato che vuole il passaggio di Colico dalla provincia di Lecco a quella si Sondrio esce allo scoperto e lo fa con il suo portavoce. Si tratta di Stefano Fontanive, colichese, che di professione segue la comunicazione e il marketing dell’Iveco per Parma e Piacenza.

A oggi il suo è l’unico nome pubblico del comitato: «Siamo un gruppo variegato di una decina di persone che ha visto i vantaggi. Questa non è una iniziativa politica ma popolare, poi è chiaro che la politica ci dovrà entrare per seguire l’iter amministrativo che riguarderà la giunta comunale e la Regione».

I prossimi passi sono già stati definiti: «Il comitato ha già dato incarico a una prestigiosa università milanese di realizzare uno studio sui vantaggi che questa iniziativa può avere dal punto di vista amministrativo, economico e tecnico. Non appena sarà pronto, e questo dovrebbe avvenire a breve, sarà girato a tutte le amministrazioni, partendo dal comune di Colico. E poi sarà presentato in un’assemblea pubblica. Saranno i colichesi ad esprimersi. Secondo noi è una proposta che ha una valenza e ci sono degli effettivi vantaggi».

Il comitato rivendica una natura popolare: «Interlocuzioni con il Comune? No, non ancora. Il primo passo è attendere il risultato dello studio che dimostrerà i vantaggi per i colichesi, per la bassa valle e quindi la Valtellina. Poi lo gireremo agli enti pubblici e chiederemo un incontro con i colichesi. Chiederemo, anzi, al Comune di indire un incontro pubblico per discutere insieme e quindi decidere. Per noi una valenza positiva c’è ed è significativa».

E quali sarebbero i vantaggi? «Affiancare due brand turistici sempre più conosciuti: Como Lake e Valtellina. Rendere ancora più efficaci ed efficienti le sinergie, già oggi esistenti, tra territori confinanti: dalla scuola allo sport, dall’industria al turismo. Sono tanti i punti di contatto tra Colico, il Morbegnese e la Valchiavenna. Già oggi, c’è un positivo dialogo con la Valtellina e la Valchiavenna per gestire al meglio servizi molto importanti come l’istruzione e il lavoro. Il fatto di appartenere a due province diverse va però ad incidere sulle strategie da mettere in atto. Un esempio su tutti, il turismo. Per entrambi i territori, ci sarebbe il grande vantaggio di poter promuovere e commercializzare un prodotto turistico che va dal lago alla montagna, proprio nel momento in cui i due brand attraversano un momento di grande popolarità. E in prospettiva, con le Olimpiadi 2026 ormai alle porte, la Valtellina sarà sempre più sotto i riflettori. Allo stesso tempo, il lago di Como è diventato un fenomeno mondiale».

Oltre a Fontanive altri nomi del comitato non sono stati resi pubblici: «Stiamo notando - prosegue quest’ultimo - che ci si concentra più sulle persone che sui vantaggi per i colichesi. Detto questo, siamo un gruppo informale di una decina di persone. Abbiamo chiesto anche a diversi imprenditori cosa ne pensavano e abbiamo avuto tutti pareri positivi. Al momento il nome degli altri membri non viene reso noto, ma saranno presenti quando ci sarà l’incontro pubblico. In questi giorni di dibattito, abbiamo ottenuto feedback positivi a tutti i livelli. Chi vuole aderire o desidera informazione può scrivere alla nostra mail che è il riferimento attuale, visto che l’iniziativa è appena partita [email protected]».

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