A Lecco cancellato il consiglio comunale
del 1° luglio, le opposizioni attaccano:
«Il sindaco ha paura delle domande?»

L’ultimo consiglio comunale si è svolto lo scorso 23 maggio. Eppure, secondo le minoranze, ci sarebbero numerosi temi su cui confrontarsi

«L’amministrazione Gattinoni ha paura delle domande?». È furiosa la reazione dei gruppi di minoranza di fronte alla notizia che, dopo quello di giugno, anche il consiglio comunale previsto il 1° luglio è stato cancellato. «L’amministrazione Gattinoni, - commenta Cinzia Bettega, capogruppo della Lega – è nota per le valanghe di comunicati, conferenze stampa e interventi sui social. Quando si tratta di non convocare un consiglio comunale in calendario da tempo, invece, la stessa amministrazione manda due righe molto concise senza spiegare i motivi della mancata convocazione o indicare una nuova data. Hanno forse paura degli interventi dell’opposizione o vogliono nascondere le difficoltà e i contrasti all’interno della maggioranza? Di certo l’anno dei cantieri, calendarizzati senza criterio, sta diventando dell’insofferenza generale verso il sindaco e gli assessori che, piuttosto che aiutarlo, amplificano la sensazione di incapacità».

L’ultimo consiglio comunale si è svolto lo scorso 23 maggio. Eppure, secondo le minoranze ci sarebbe una miriade di temi di cui discutere. «Zone come il parco Kennedy – ricorda Filippo Boscagli, capogruppo di Fratelli d’Italia – sono in mano a situazioni inaccettabili di violenza. Altre aree della città sono bloccate dai lavori pubblici che hanno fatto impazzire la viabilità. È in corso un’emergenza educativa mai vista. Di fronte a tutto questo la giunta non ha idea di quali argomenti affrontare in aula e per questo veniamo convocati una volta in due mesi. È scandaloso non solo per noi dell’opposizione ma anche agli occhi dei cittadini. Chiediamo quanto prima di essere convocati e affrontare i grandi temi che servono per risolvere i problemi di Lecco».

Secondo Emilio Minuzzo, l’annullamento per la seconda volta consecutiva della capogruppo e del consiglio comunale evidenzia come il modus operandi di quest’amministrazione sia “tutto fumo e niente arrosto”. «Non solo – attacca il capogruppo di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più – non sono in grado di dare risposte ai tanti problemi della città. Rifuggono anche dal confronto nelle sedi democratiche con i consiglieri eletti dai cittadini e incaricati di rappresentarli. Questa è mancanza di rispetto verso le istituzioni nonché totale assenza del principio di realtà. È ora che il sindaco inizi a mettere in pratica quanto ha dichiarato il 25 aprile verso i consiglieri comunali eletti. Siamo il cuore del funzionamento dell’amministrazione territoriale, non un’istituzione arredamento».

L’intenzione dell’opposizione è quella di supplire ai vuoti istituzionali della maggioranza organizzando degli incontri con i cittadini. «Se – conclude Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco - gli eletti del popolo per rappresentare l’opposizione non hanno voce probabilmente sarà anche per colpa nostra, ma forse da oggi in poi è necessario chiedere ai cittadini direttamente di svegliarsi dal torpore e sostenere le battaglie che faticosamente e spesso in solitudine l’opposizione sta facendo. Non è un piacere che state facendo a noi, ma a voi stessi, perché tra un anno e mezzo nessuno se ne è magari accorto, ma avremo tante di quelle macerie da sgombrare che il compito oggi sembra quasi proibitivo».

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