Valsassina: sì al patto da 35 milioni di euro per sviluppare sci ed escursioni

Voto unanime dell’assemblea della Comunità montana sul Patto territoriale per lo sviluppo integrato delle aree montane e dei comprensori sciistici ed escursionistici dei Piani di Bobbio-Valtorta e dei Piani di Artavaggio da 35 milioni di euro.

L’ente montano è il capofila del Patto che riguarda i quattro comuni dell’altopiano, con Barzio e Moggio in modo diretto, Valtorta e gli enti superiori e quindi anche Provincia e Regione. Il documento ora dovrà passare all’approvazione di tutti per giungere alla fase di avvio degli interventi che saranno, dopo la firma finale della Regione, negli anni 2025 e 2026, con termine appunto nell’anno delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. «Il Patto è stato condiviso da tutte le amministrazioni. - ha spiegato il presidente Fabio Canepari – Nasce sull’ipotesi del 2021, modificata nel 2023 sulla base delle possibilità economiche della Regione e degli interventi possibili. L’intervento principale è a Moggio con la sostituzione delle funivia per i Piani di Artavaggio, 15 milioni di euro di cui la Regione finanzia 13,5 milioni ed il Comune mette la differenza. Poi i tre interventi di Barzio con le modifiche approvate dalla Regione. L’ammodernamento della cabinovia Barzio-Piani di Bobbio da 15 milioni di euro che farà la società Itb che ha reperito fondi ministeriali per circa 10 milioni di euro, l’adeguamento e messa in sicurezza della pista Nava per 1,5 milioni di euro e la nuova seggiovia di Nava per 5 milioni di euro. È stato stralciato l’allargamento della parte di strada a monte, da Barzio verso la funivia, in accordo tra amministrazione comunale e Itb».

Il sindaco introbiese Silvana Piazza ha espresso una preoccupazione: «Da anni si parla si parla di far partire la funivia di Barzio dal fondo valle. Si spendono milioni per accentrare a Barzio tutto il passaggio. Non è una scelta futurista. Mi auguro che riesca a reggere».

A margine del voto positivo, una polemica da parte del delegato di Barzio Cesare Canepari: «Si tiene conto della volontà popolare, c’erano state 1.800 firme contro la strada sull’ultimo prato verde di Barzio. Il presente Patto non c’entra nulla con quello del 2021. - ha puntualizzato – Fa piacere che siano state accolte le istanze arrivate sul precedente Patto in cui non c’erano le due funivie ed nemmeno l’Itb. Come Comune siamo intervenuti per fare modifiche sulla strada dal cimitero alla stazione di partenza della funivia. È il motivo per il quale siamo a favore poiché non c’è nulla delle cose abominevoli di anni fa per cui sono state raccolte le firme». Approvazione anche da parte del sindaco casarghese e consigliere provinciale Antonio Pasquini; «Il progetto è ambizioso e le scelte spettano alle amministrazioni comunali. Sono contento di approvare il progetto per l’altopiano che ha un’idea di sviluppo e futuro. Sono a favore. Mi auguro – ha concluso – che Comunità montana ed enti facciano altre progettualità simili sull’alta Valsassina e Valvasone a vantaggio del sistema se hanno ricadute policentriche».

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