Scuola di Primaluna, barriere aperte e cantiere accessibile a tutti

Scuola, cantiere aperto. Nel senso letterario della parola, ovvero i cancelli di accesso sono aperti, la porta d’ingresso all’edificio scolastico spalancata non ci sono limiti che separano dalle impalcature che sono accessibili a tutti, il cantiere è privo di segnaletica e di reti di protezione sulle impalcature. Si entra dal cancello pedonale sulla Sp 62 e c’è un varco aperto anche sul retro ed anche il cancello per l’accesso delle auto può essere aperto.

La situazione è stata segnalata dal gruppo di minoranza nell’interpellanza discussa giovedì sera in consiglio comunale ed al termine, attorno alle 21.30, vestendo i panni del biblico San Tommaso abbiamo visitato il cantiere trovando conferma in quanto segnalato e tre giovani all’interno dell’area.

«Il tasto dolente è il cantiere. È aperto e chiunque può accedere alle impalcature ed alle aule. La porta della scuola è spalancata. Bisogna fare in modo che le cose vengano regolarizzate, sistemando il cantiere», – aveva detto il consigliere di minoranza Riccardo Pasquini spiegando l’interpellanza, consegnando ai colleghi di maggioranza alcune foto scattate martedì. Ed il capogruppo Walter Melesi aveva aggiunto: «È un anno che la situazione è così e non ci sono i cartelli cantieristici».

L’interpellanza chiedeva conto dello stato di avanzamento dei lavori, in relazione alla riapertura della scuola prevista per settembre: «Abbiamo raccolto diverse istanze dalla popolazione che sente molto il tema della scuola. Vogliamo capire quando termineranno i lavori e dove si avvierà l’inizio del nuovo anno scolastico», ha detto Pasquini.

Sulla sicurezza del cantiere, il sindaco Mauro Artusi non ha potuto che concordare: «La situazione non deve essere così. C’è un responsabile della sicurezza, uno del cantiere ed uno dei lavori. Chi ha le responsabilità, le deve prendere al più presto», ha affermato.

I lavori alla scuola sono iniziati nel 2021 con i primi 425mila euro ai quali si sono aggiunte altre migliorie, ultima delle quali l’ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che hanno fatto arrivare l’intervento a 1 milione 20mila euro, finanziati all’85% da contributi di Stato e Regione.

«Pochi mesi fa dallo Stato sono arrivati 44mila euro sul progetto da 49mila euro per una nuova aula informatica. C’è anche stato un rincaro dei prezzi, in parte compensato dallo Stato. Purtroppo – ha riconosciuto Artusi – voler riaprire a settembre, è impossibile. Credo che si debba guardare a gennaio. Si riparte da Barcone però per avere un edificio rigenerato e con spazi importatati credo sia accettabile un ulteriore sforzo di tre, quattro mesi. C’è comunque la volontà dell’ufficio tecnico di dare tutti i chiarimenti su ciò che si fa e come sarà fatto».

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