Cronaca / Valsassina
Mercoledì 20 Febbraio 2019
Quattro comuni uniti dalle telecamere
La videosorveglianza arriva in Valle
Moggio Appaltato dalla Provincia di Lecco per 191 mila euro il nuovo servizio di controllo Cremeno, Cassina e Barzio saranno a loro volta in rete, controllo delle targhe nei varchi
Videosorveglianza dell’altopiano: la Provincia di Lecco ha aggiudicato, in via provvisoria, l’appalto per realizzarlo. Alla stazione unica appaltante di Villa Locatelli i Comuni di Moggio, Cremeno, Cassina e Barzio si sono affidati per la pubblicazione del bando. Un’opera che principalmente contempla la posa di telecamere dell’ultima generazione, “modulari”, in grado di leggere le targhe e trasmetterle in diretta alla sala monitor dell’ufficio della polizia locale di Moggio, cui fanno capo gli agenti anche appunto di Barzio, Cremeno e Cassina (quattro in totale). La spesa preventivata ammonta a 200mila euro. Ottantamila li mette il Pirellone, i restanti i quattro Comuni: 30mila ciascuno.
L’asta pubblicata dagli uffici della Provincia è andata a buon fine. Su sei imprese che hanno presentato le loro offerte, cinque sono state ammesse per la formazione della graduatoria, da cui risulta la miglior offerta presentata dalla “Suardi srl”, con una proposta al ribasso del 23,77%. Quindi l’opera - se assegnata in via definitiva da Lecco - costerebbe circa 191mila euro.
Soddisfatti i sindaci e il responsabile dell’ufficio della polizia locale, Luca Bortot, che si è occupato in prima persona di questo progetto. «Si tratta - spiega - di un apparato moderno che, di fatto, rende un unico paese tutti e quattro quelli dell’altopiano. Controlli in entrata ed uscita perfezionati». Con la possibilità di sfruttare questa rete anche per potenziarla: «A seconda delle disponibilità di ogni Comune - commenta il sindaco di Moggio, Graziano Combi -, i centri paese e vie limitrofe potranno essere serviti da nuove telecamere». Concordano i colleghi di Cremeno, Pier Luigi Invernizzi, Cassina, Roberto Combi e Barzio, Andrea Ferrari. «Sull’altopiano non c’è nessun allarme criminalità. Pur vero che qui, come da tutte le parti, aumenta il senso di insicurezza e le telecamere possono essere un utile deterrente» dicono.
E le “vecchie telecamere”? A Moggio non ce ne sono, due a Cremeno e una Cassina che non funzionano. A dire dei rispettivi sindaci non funzioneranno più. A Barzio invece le telecamere sono otto e il sindaco, Andrea Ferrari, non ha la minima intenzione di “rottamarle”: «Sono collegate e funzionano, agli uffici di palazzo Manzoni, sede del Comune. Se in un futuro riuscissimo a metterle nella rete dell’ufficio della polizia di Moggio, sarebbe l’ideale».
Secondo il progetto telecamere a Moggio in località Penscei e al Comando, a Cassina al Passo Culmine e scuola primaria. Poi, una alle Medie di Cremeno e tre a Barzio: varco provinciale 64, Comunità Montana e via Per Introbio. Per potere concorrere al bando regionale, le quattro amministrazioni dell’altopiano hanno rinnovato fino al 2033 la convenzione per il Comando unico.
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