Cronaca / Valsassina
Mercoledì 09 Maggio 2018
Provincia, strade senza soldi
Per tutto il 2018 solo mille euro al km
Non ci sono più fondi per la manutenzione
Per il taglio del verde 35mila euro, 80 per i parapetti
Dopo anni di tagli da parte dello Stato Centrale, la Provincia di Lecco alza bandiera bianca ammettendo di essere arrivata al punto di non poter più garantire nemmeno i servizi essenziali.
Con le risorse a disposizione per il 2018 infatti si potranno rattoppare solo pochi chilometri di asfalti e rifare soltanto i parapetti maggiormente pericolanti, interventi per altro resi possibili da uno stanziamento straordinario di quasi 900mila euro. Villa Locatelli è così costretta a dover andare a elemosinare le risorse per provvedere alle necessità non rimandabili: per la riapertura della Parlasco-Esino, chiusa da dicembre per frana, si andrà a domandare aiuto a Regione Lombardia chiedendo un anticipo di 130mila euro; per effettuare il taglio del verde invece ci si rivolgerà a Silea e Lario Reti Holding, chiedendo alle due società partecipate dai comuni lecchesi di investire per questo scopo parte dei propri dividendi, 100 mila euro a testa nel 2018 e altrettanti nel 2019.
Il tutto nella speranza che non accadano altre emergenze. A spiegare la situazione ai sindaci lecchesi è il consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici Mauro Galbusera: «Per il 2018 abbiamo solo 80mila euro a disposizione per la manutenzione ordinaria, 34mila euro per il piano acustico che è obbligatorio per legge, 60 mila euro per le somme urgenze che abbiamo già speso e 390mila euro per asfaltare», ovvero meno di mille euro a chilometro, per tutto l’anno, per i 400 km di rete stradale di competenza di Villa Locatelli. «Risorse - ha proseguito Galbusera - decisamente inferiori alle necessità, che quindi ci permettono sostanzialmente di andare soltanto a rattoppare le strade più pericolose, quelle cioè che pagano maggiormente la mancanza di manutenzione negli anni passati. Per i parapetti abbiamo 80mila euro, 50mila per la segnaletica, 40 mila per i disgaggi di rocce da pareti rocciose e 35mila per il taglio dell’erba. In totale 840mila euro in gran parte già spesi in questi primi mesi dell’anno. Per quanto riguarda il verde ne servirebbero 200mila per un taglio ben fatto, cosa che non avviene da tempo e questo è il motivo della richiesta di contributi a Silea e Lario Reti».
Un leggero miglioramento della situazione è previsto per il biennio 2019-2020, ma intanto servono risorse immediate per riaprire la strada tra Esino e Parlasco: «Nelle prossime due annualità – continua Galbusera – sono previsti a bilancio un milione di euro per gli asfalti e 500mila euro all’anno per i parapetti. Qualcosa in più quindi si riuscirà a fare. Le risorse che avevamo per la Esino-Parlasco le abbiamo dovute utilizzare per chiudere le grandi buche che si erano formate dopo l’ultimo freddo. Settimana prossima, con il sindaco Pensa, abbiamo un incontro con l’assessore regionale Terzi per chiedere che ci vengano prestate o anticipate delle risorse, anche perché questa è una delle strade che sarà passata alla nuova società che sarà formata tra Regione e Anas. Se non troveremo una soluzione dovremo trovare i 130mila euro mancanti tagliando le risorse per gli asfalti».
Dal punto di vista strettamente contabile il bilancio provinciale 2018 si chiuderà in pareggio grazie ai 2,2 milioni di euro incassati dalla vendita della Spt (altri 1,4 milioni di euro entreranno in bilancio nelle prossime annualità). Un bilancio che però l’amministrazione Polano non esita a definire come indirizzato verso il dissesto e che sarà equilibrato nel 2019, a meno di interventi dello Stato che ridiano alle province quelle risorse che sono state tagliate negli anni, soltanto dalla vendita di Villa Locatelli, valutata 1,8 milioni di euro.
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