Cronaca / Valsassina
Mercoledì 26 Luglio 2017
Primaluna, da solo per 4 giorni
Alpinista salvato sull’Himalaya
Valerio Annovazzi, 59 anni, di Primaluna, è rimasto isolato al campo 3 sul Gasherbrum in Cina - Deve la vita a tre alpinisti baschi saliti a recuperarlo
La notizia è stata lanciata ieri sera dal sito internet Montagna.Tv. L’alpinista valsassinese Valerio Annovazzi, 59 anni, residente a Primaluna, ha rischiato di morire di freddo e di inedia perché abbandonato a quota 7 mila metri, al campo 3 sul Gasherbrum, gruppo montuoso della regione Nord-Orientale del Baltoro, nella catena del Karakoram, sull’Himalaya, in Cina.
Stando alle informazioni pubblicate dal sito internet e corredate da fotografie, Annovazzi aveva raggiunto nei giorni precedenti la cima del Gasherbrum II assieme ad altre 13 persone di una spedizione commerciale pakistana. Insieme con lui c’era un altro italiano, il trentino Gianpaolo Corona.
«La bella notizia della vetta italiana si è però tramutata in un incubo per Annovazzi. L’alpinista, sfinito e non più in grado di continuare, è stato infatti abbandonato dalla sua spedizione a campo 3, a 7.100 metri», scrive il sito internet. A salvargli la vita tre alpinisti baschi, Alberto Iñurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza, che, informati dalla spedizione commerciale ritornata al campo base che Annovazzi non era con loro e una volta avuto la conferma che era vivo grazie al teleobiettivo del fotografo della spedizione, hanno deciso di andare a recuperare il collega italiano.
Sarebbero partiti lunedì a mezzanotte di lunedì, raggiungendo il valsassinese dopo una salita di 12 ore. Annovazzi è stato quindi trasferito al campo 2, a 6.500 metri. Stando alle informazioni disponibili, Annovazzi avrebbe trascorso quattro giorni senza mangiare né bere, con problemi di congelamento alle estremità, senza forze.
Il servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola mercoledì 26 luglio
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