Cronaca / Valsassina
Sabato 26 Ottobre 2019
Premana, fumata nera per gli alpigiani
«Ora sulla centrale tocca alla Provincia»
Sfumata per i residenti la possibilità di costituire l’amministrazione separata dei beni Un’odissea passata per tre amministrazioni. Il sindaco: «Il clima è avvelenato, ora si decida»
Sfumata per gli alpigiani della Rasga anche la possibilità di costituire l’Asbuc (Amministrazione separata dei beni di uso civico), ora per la costruzione della centrale mini hydro della val Fraina sarà solo la Provincia a decidere se dare o no l’autorizzazione unica.
La lunga odissea è passata attraverso tre amministrazioni comunali, una delle quali – quella di Nicola Fazzini si è dimessa –, un ricorso al Tar (bocciato) e innumerevoli atti, discussioni e proteste. Tutto ciò, a distanza di tempo, ha portato a delle sentenze. «Nicola Fazzini aveva sostenuto in campagna elettorale che avrebbe fatto qualcosa per fermare le centrali, poi di fronte al dovere di fare, ha dovuto fare una scelta, o andare contro o dimettersi. Noi – dice l’attuale sindaco Elide Codega – abbiamo sperato nel commissario prefettizio ma ci siano trovati a dovere avviare la procedura di sgravio dell’uso civico che è stata contestata dalla minoranza ed ha subito il ricorso da parte degli alpigiani della Rasga. Il Comune non ha sbagliato nulla, ha soltanto fatto ciò che doveva, pena la diffida di chi deve costruire la centrale. La storia ha avvelenato il paese per anni. Mi piacerebbe ora che la partita venisse chiusa dalla Provincia. Non sono né a favore né contro le centrali. O si dà l’autorizzazione, o non si dà».
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