Cronaca / Valsassina
Mercoledì 14 Dicembre 2016
Premana, centrale della discordia
Le dimissioni affossano il sindaco
Oggi il verdetto ufficiale della Prefettura, fatale la rinuncia di sette consiglieri di maggioranza - L’amarezza di Fazzini: «Quelle diffide fanno male»
Oggi arriverà il verdetto che segnerà la fine dell’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Fazzini, eletta il 25 maggio 2014.
Sarà la Prefettura a stabilire se toccherà al primo cittadino dare le dimissioni, poiché rimasto senza maggioranza, oppure se dovrà essa stessa dichiararlo decaduto per nominare il commissario.
Non ci sarà dunque alcuna convocazione di consiglio, ma verrà sancita la fine anticipata del mandato per mancanza di un numero legale di consiglieri.
Sono infatti rimasti i tre della minoranza di “Premana centrodestra”, ovvero Silvano Bertoldini, Elide Codega e Danilo Gianola.
Dopo le sei dimissioni dei consiglieri di maggioranza, firmate lunedì, tre al mattino e tre alla sera prima del consiglio, si è dimessa anche Paola Pomoni, l’unica che aveva affiancato il sindaco nella seduta.
L’Amministrazione è “saltata” sulla centrale idroelettrica della val Fraina e sulla concessione dello sgravio dell’uso civico sui terreni interessati dalla costruzione dell’impianto. Da un lato, la diffida di 110 alpigiani della Rasga, preoccupati per le ricadute ambientali; dall’altra la società valtellinese “Energia futuro” che, con in mano le concessioni di derivazione dell’acqua del torrente, ha paventato una richiesta danni milionaria al Comune in caso di stop.
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