Cronaca / Valsassina
Giovedì 30 Marzo 2017
Premana al voto, incognite e minacce
La centrale pesa come un macigno
Alle elezioni amministrative dell’11 giugno andranno al voto anche i Comuni di Ello e Missaglia
È l’ora delle scelte per Premana, per dare al paese una nuova amministrazione comunale, ora che il ministro dell’Interno Marco Minniti ha fissato all’11 giugno la data delle elezioni. All’orizzonte però non c’è ancora alcun segnale che lasci presagire quali potrebbero essere le forze in campo. Ad aggravare la situazione c’è stata qualche settimana fa la pesante intimidazione subita da Domenico Pomoni con le azioni vandaliche che hanno colpito la baita di famiglia in località Lavinol e un messaggio di avvertimento personale, solo perché le chiacchiere da bar hanno indicato in lui un possibile candidato sindaco.
Le dimissioni dei consiglieri di maggioranza, a meta dello scorso mese di dicembre, e di conseguenza la caduta del sindaco Nicola Fazzini, hanno portato al commissariamento prefettizio del Comune, affidato al capo di Gabinetto Marcella Nicoletti. A provocare il fuggi fuggi è stata la vicenda della centrale della val Fraina con le diffide incrociate della società “Energia futuro” che chiedeva tempi rapidi per iniziare l’opera e degli alpigiani della Rasga e del Comitato “Salviamo i nostri torrenti” che sono da tempo opposti alla realizzazione dell’impianto.
Al voto per le amministrative, anche se in situazione di normalità perché si tratta solo della scadenza del mandato quinquennale, nel Lecchese domenica 11 giugno andranno anche i Comuni di Ello e Missaglia.
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