Polizia locale armata in Valsassina, parola ai consigli comunali

L’accordo tra i sindaci si Barzio,Cremeno, Cassina a Moggio per fornire la pistola ai loro agenti c’è già. Poi saranno i consigli a decidere. «Darà un senso di sicurezza in più ai nostri agenti e a chi li vede girare armati»

Valsassina

Polizia Locale armata a Barzio, Cremeno, Cassina e Moggio. È quello che sarà discusso prossimamente nei rispettivi consigli comunali. Ma l’accordo tra i sindaci per fornire la pistola ai loro agenti c’è già. Poi, naturalmente, saranno i consigli a decidere. La strada, però, è tracciata.

Già domani sera a Palazzo Manzoni, nel consiglio comunale indetto con anche questo importante punto all’ordine del giorno, potrebbe esserci il primo “via libera”. Infatti al consiglio comunale di Barzio sarà portato in approvazione il regolamento per armare gli agenti di Polizia Locale (che desiderano portare la pistola, visto che non sarà un obbligo). Cremeno, Cassina e Moggio sono gli altri tre comuni dove sarà chiesto ai consiglieri il via libera.

La Polizia Locale è convenzionata. Inizialmente Moggio era stato capo convenzione (dal 2013), poi dal 2022 Barzio era subentrata nel ruolo. Il documento è stato condiviso e ora i quattro comuni portano in consiglio comunale quella che pare sempre più una necessità. Il sindaco Andrea Ferrari spiega così la genesi di questa nuova dotazione per gli agenti della Locale: “La richiesta ci è venuta da Andrea Piazza, comandante della Polizia Locale dal 2022 – spiega il sindaco di Barzio Andrea Ferrari -. E l’esame del regolamento che vige già in altri comuni limitrofi è stato, da parte di noi sindaci, molto sereno, tranquillo. Ogni agente potrà poi scegliere se portarla o no, la pistola”.

Negli altri comuni limitrofi la Polizia Locale è armata per cui non ci dovrebbero essere grossi problemi nell’approvazione. “Il fine ultimo è usare la pistola solo come “extrema ratio” - spiega il primo cittadino - per difesa personale, ma anche come deterrente. Darà un senso di sicurezza in più ai nostri agenti e a chi li vede girare armati”.

In altopiano negli ultimi anni non c’è mai stato bisogno di estrarla: “Comunque anche la recente operazione di Polizia sulla Drug Valley ha evidenziato che siamo ancora un’isola felice, ma sta comunque cambiando il mondo, qualunque sia il nostro pensiero su di esso. Noi quattro sindaci abbiamo pensato che non ci siano motivi ostativi a far portare la pistola ai nostri agenti. Poi il consiglio comunale è sovrano, per cui vedremo”.

Altra questione legata alla polizia Locale è la divisione delle spese della videosorveglianza che fa capo alla Polizia Locale stessa. Le spese delle telecamere prima erano indistinte, ora invece dovrebbero essere divise tra quelle fondamentali per tutti e quattro i comuni e quelle, invece, che competono all’interesse solo dei singoli comuni. Per esempio: ingressi e uscite dai quattro paesi, luoghi sensibili come scuole, asili, area ecologica comune, sono considerate spese comuni da condividere. Mentre le telecamere che riguardano, per fare un esempio, piazza Garibaldi a Barzio, resteranno a carico del singolo Comune che ha interesse a sfruttare queste immagini per la propria comunità.

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