
Cronaca / Valsassina
Martedì 12 Febbraio 2019
Pista di atletica “Ezio Artusi”
Sabato via ai lavori a Prà Baster
Introbio, prima la benedizione della targa commemorativa
Poi la partenza a piedi verso i Piani dei Resinelli
Il sogno di avere una pista di atletica in Valsassina sta per diventare realtà: sabato inizierà lo scavo.
Un giorno da ricordare per due motivi, perché sarà l’inizio dei lavori e perché è l’anniversario della scomparsa di Ezio Artusi, il tecnico del Soccorso alpino vittima di un incidente in montagna insieme ad un amico.
Artusi era il geometra che stava studiando, mettendo a disposizione gratuitamente tempo e professionalità, quel progetto che è comunque andato avanti nel suo nome tant’è che, come promesso dal sindaco Adriano Airoldi nel triste giorno dei funerali, la pista in costruzione verrà dedicata alla sua memoria.
Per questo motivo sabato ci sarà l’evento organizzato dal Comune di Introbio in collaborazione con la Norda Acque Minerali d’Italia, che è sponsor dell’impianto che realizzerà a proprie spese, il Soccorso alpino, il gruppo Alpini di Introbio ed i “Piccoli cantori valsassinese” diretti da Anna Vascakova.
Il programma prevede il ritrovo alle 10.45 in località Prà Baster dove alle 11 verrà benedetta la targa commemorativa, precedendo il primo scavo della pista.
Alle 11.30 un piccolo evento sportivo vedrà protagonisti i giovani atleti delle associazioni valsassinesi poi ci sarà l’aperitivo con la spaghettata preparata dagli Alpini ed offerta a tutti i partecipanti.
Dopo pranzo il secondo momento: alle 13.30 ci sarà la partenza verso i Piani dei Resinelli dove gli amici del Soccorso Alpino depositeranno un omaggio floreale a ricordo di Ezio e di Charly, l’amico che ha perso la vita con lui.
Ezio Artusi, atleta, soccorritore della XIX Delegazione lariana del Soccorso Alpino ed istruttore del 118 di Areu è morto tragicamente il 16 febbraio 2018 assieme a Giovanni “Charly” Giarletta in un incidente in montagna, al “Canale del sasso incastrato”, in Grignetta.
Non potendo salire direttamente sul luogo della disgrazia, per la presenza di ancora molta neve e ghiaccio, gli amici (con la divisa dei soccorritori), hanno pensato di fermarsi un po’ prima.
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