Piani Resinelli, strage di caprioli

Cani liberi di notte a caccia nei boschi

L’allarme Non si tratta di randagi ma animali domestici

Rincorrono i piccoli facendoli a pezzi senza spolparli

Guido Cassin: «Serve maggior controllo e rispetto della fauna»

Piani Resinelli

Girano di notte in completa libertà ed inseguono caprioli ed altri animali bloccando i più piccoli e i più deboli per ucciderli.

Tutti ben curati

«In giro per i Piani Resinelli vaga un gruppo di cani che hanno il padrone in quanto sono ben curati con tanto di collare, e che di notte fanno scorribande nei prati e nei boschi. Sabato pomeriggio ho visto una mamma capriolo con il suo piccolo appena nato che passeggiavano in un prato nell’area dell’ex Ape, in territorio di Mandello, e il giorno dopo ho trovato quanto restava del piccolo. Non si tratta di lupi o di cani selvatici perché quelli spolpano l’animale. Qui si tratta di cani domestici che strappano le parti dell’animale e poi lo abbandonano. Questa situazione deve finire. Serve un maggiore controllo e rispetto della fauna selvatica».

Guido Cassin, figlio del noto alpinista Riccardo Cassin, casa da una vita ai Piani Resinelli, racconta di una situazione che rischia di degenerare e che potrebbe essere pericolosa anche per i bambini visto l’arrivo della bella stagione.

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