Morte di Ambra De Dionigi, dopo l’autopsia la conferma: chi l’ha travolta
non può non essersi accorto del dramma

L’impatto è stato violentissimo, lo dicono i traumi gravissimi riscontrati durante l’esame. Il pirata a bordo di un furgoncino chiaro l’ha investita ed è fuggito lasciandola agonizzante sull’erba a lato della strada

Dall’autopsia eseguita oggi sul corpo di Ambra De Dionigi, 29 anni, morta la sera del 22 dicembre, la conferma di quella che fin da subito è apparsa agli occhi degli investigatori quasi come una certezza. Chi l’ha travolta e uccisa mentre la giovane si trovava sul controviale della superstrada 36, in località Gaggio, a Nibionno, non può non essersi accorto dell’urto. L’impatto è stato violentissimo, lo dicono i traumi gravissimi riscontrati durante l’esame. Il pirata a bordo di un furgoncino chiaro l’ha investita ed è fuggito lasciandola agonizzante sull’erba a lato della strada, accanto alla recinzione di metallo che confina con il parcheggio di un’azienda: sono stati gli operai lunedì mattina a trovare il corpo e a dare l’allarme. Troppo tardi per Ambra, originaria di Pasturo, dove era cresciuta coi genitori e le due sorelle, Selena e Iris, cittadina del mondo. Ecologista, amante degli animali, viaggiatrice, un paio di stagioni ai Piani di Bobbio, lavoretti saltuari. Egocentrica, fragile e solare.

Non era la prima volta che si allontanava facendo perdere le sue tracce. Ma poi tornava sempre: il sorriso, l’entusiasmo, la scorsa settimana aveva partecipato al cineforum a Pasturo. «Della sera dell’incidente sappiamo solo che era a Nibionno a casa di amici. La aspettavamo per il pranzo il giorno di Natale e invece la tragedia. Una morte assurda, vogliamo sapere chi l’ha uccisa», spiega il cognato Roberto. Sul fronte delle indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura gli accertamenti sono ancora in corso. La fuga del furgone chiaro è stata filmata dalle telecamere di videosorveglianza, ci sarebbero anche alcune testimonianze. Non la targa. Il controviale dove è avvenuto l’investimento mortale è a poche centinaia di metri dal boschetto della droga di Veduggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA