Cronaca / Valsassina
Mercoledì 30 Dicembre 2015
«L’esempio di Adriana resterà con noi»
A Premana l’ultimo saluto della Valle
La tragedia di Natale: nella chiesa di san Dionigi i funerali della donna investita a Cortenova
Nell’omelia di don Mauro Ghislanzoni il dolore di un intero paese: «Una persone speciale»
«Il suo prodigarsi per gli altri sia il modo per cui ricordarla», così il parroco don Mauro Ghislanzoni ha condiviso il desiderio con i fedeli nella chiesa di San Dionigi gremita all’inverosimile per le esequie di Adriana Gianola.
La donna, 67 anni, morta la sera di Natale a Cortenova proprio davanti alla casa della famiglia del figlio Gigi con il quale aveva passato la giornata di festa, è stata investita da un’auto mentre stava attraversando la Sp 62.
Don Mauro, che ha concelebrato con don Roberto Bellati e don Antonio Codega, ha usato l’esclamazione «Uffa» per iniziare l’omelia funebre con un termine che indica «la pesantezza di alcune tragedie che rendono apparentemente faticoso il cammino della fede».
Quei momenti «che rendono incomprensibili alla nostra ragione eventi che lasciano esterrefatti e sbalorditi e quell’uffa esprime anche una stanchezza».
Ma come San Giuseppe, ha detto il celebrante, «bisogna ritrovare il coraggio di dire: Signore tu sei venuto per salvarci. Davanti alla grotta, il figlio di Dio ha assunto la natura umana. Da quando lui è nato, il destino umano coincide con il destino della vita del figlio di Dio. Dobbiamo vedere in quel mistero che il destino di ogni uomo, coincide con il suo».
Il parroco ha invitato tutti ad esprimere il proprio grazie alla sorella Adriana «riconoscendo in lei la generosità sprigionata nell’attenzione a chi era nel bisogno».
Ha ricordato il suo aiuto al gruppo degli Alpini di cui il figlio Gigi è capogruppo, curando la piccola vetrina della sede (dove poco prima di Natale ha realizzato il presepe) dimostrando attaccamento alla propria storia ed agli eventi dell’associazione, ha espresso la gratitudine per avere fatto parte del Consiglio pastorale, ha citato il suo ruolo di capogruppo dell’associazione “Perdono di Assisi”, il suo stare seduta fuori dalla casa sull’alpeggio di Casarsa.
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