Cronaca / Valsassina
Domenica 17 Luglio 2016
Lecco, si riapre il confronto
sul futuro delle scuole
Dopo le lettere di Ballabio e Chiuso c’è tempo fino al 12 agosto per presentare modifiche. Restano validi i criteri della verticalizzazione e numeri
Si riapre il confronto sul dimensionamento scolastico. E stavolta si spera possa portare a una soluzione davvero condivisa.
La settimana scorsa in consiglio comunale, infatti, quello che doveva essere il piano di dimensionamento secondo l’assessore Salvatore Rizzolino «frutto del parere unanime dei dirigenti scolastici, degli istituti comprensivi cittadini sul sistema a 3 istituti» in realtà si è rivelato un piano squilibrato che non trovava affatto il consenso di tutti, e che andava aggiustato.
Non solo perchè Ballabio ha chiesto di restare a Lecco ma soprattutto perchè uno dei tre istituti, il 2, è troppo piccolo.
Per questo, per evitare di accogliere emendamenti della minoranza che avrebbero di fatto rinnegato l’assessore e annullato tutto il lavoro fatto , il Pd ha preferito aggirare l’ostacolo: approvare il sistema dei tre istituti al posto dei quattro ma aprire nuovamente al confronto fino al 12 agosto. Accettando contributi suggerendo alla giunta una diversa collocazione di alcuni plessi all’interno dei tre istituti comprensivi, fermo restando i criteri stabiliti dalle norme vigenti e dall’amministrazione comunale, ovvero la presenza in ogni istituto di tutti gli ordini di scuola del primo ciclo, il numero delle sezioni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, la territorialità dei plessi e i numeri minimi e massimi per l’autonomia delle Istituzioni scolastiche.
Nei giorni successivi al consiglio i rappresentanti (tra cui anche un esponente del Pd Alfredo Marelli) hanno incontrato il sindaco per sottoporre a lui le loro perplessità e ora formalizzeranno la nuova proposta e non saranno gli unici.
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