La Sagra delle Sagre

«Il romanzo della valle»

Un po’ più lungo del solito il preambolo all’inaugurazione della “Sagra delle sagre 2015” ma era doveroso per far capire cos’è questa manifestazione che anima il periodo ferragostano della Valsassina.
Al termine, il taglio del nastro tricolore che in occasione dei cinquant’anni è stato fatto dai tre organizzatori: Ferdinando Ceresa, Riccardo Benedetti e Carlo Conte.
«Quando una manifestazione raggiunge un traguardo così importante, - ha detto Benedetti in veste di cerimoniere oltre che di direttore – entra di buon diritto nella storia della Valsassina. Il libro della storia racconta della gara ciclistica del 20 agosto 1966. La premondiale la vinse Gimondi ma soprattutto vinse l’idea della Sagra».
Tante le persone da ricordare, ad iniziare dal presidente della comunità montana di allora Pietro Pensa poi quel Tommaso Pigazzi che l’anno successivo mise a disposizione il prato per tante edizioni ed ancora due colonne come Giulio Selva e Mario Bonacina.
Gli espositori che purtroppo sono scomparsi nel corso degli anni: Mario Agostoni, Giacomo Acerboni, Herbert Galli ed Alberto Zanni.
«La cosa che veramente ci fa felici è il fatto di avere qui l’uomo che la Sagra l’ha inventata, Renato Corbetta. Non corre più come una volta, quando era centometrista. È qui e lo salutiamo con grande affetto», ha detto Benedetti.
Come poi non dimenticare i rappresentanti delle aziende che le cinquanta edizioni le hanno fatte tutte, i quattro premanesi Celso Fazzini, Tullio Rusconi, Amos Rusconi e Chicco Sanelli ancora oggi in prima linea.
« Mille storie sono state raccontate e vissute come l’eclisse del 2000 vista a prato Pigazzi o l’elezione della prima “Miss Sagra” Caterina Costadoni. La Sagra è un romanzo di umanità varia che dentro di sé ha un’anima e per questo non riesce a tramontare».

Nel tardo pomeriggio un violento temporale ha investito gli stand