Cronaca / Valsassina
Venerdì 02 Febbraio 2024
«La fusione sarà realtà entro fine anno»
Cortenova Almeno un centinaio di cittadini ha partecipato al primo incontro pubblico dedicato al progetto - Ma sul “matrimonio” con Primaluna dovranno decidere i residenti dei due paesi attraverso un referendum
Partecipazione ed attenzione al primo incontro pubblico per presentare la futura fusione tra Cortenova e Primaluna: un centinaio di persone (il 10% circa dei votanti) ha riempito il cineteatro per ascoltare il progetto e fare domande.
«Nulla è imposto dall’alto, la politica ed il protagonismo sono fuori, nulla è legato alla campagna elettorale. Tutto nasce – ha introdotto il sindaco Sergio Galperti – da alcuni interrogativi che ci siamo fatti, visto che tutti i giorni tocchiamo con mano i problemi dell’amministrare. Uniti si possono risolvere i problemi con servizi migliori ed anche minori costi, pensando anche di diminuire le imposte».
L’ultima parola, di fatto, spetterà ai cittadini attraverso un referendum ad hoc. L’idea è di riuscire ad indirlo prima delle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno per poi andare alle urne prima della fine di quest’anno.
Risparmi e semplificazione
Mauro Artusi, sindaco di Primaluna, ha aggiunto: «La fusione è frutto di un confronto piuttosto lungo che ha avuto l’handicap di arrivare dopo un periodo “drogato” dal post Covid. Un amministratore deve avere una visione lunga. Se guardiamo ad oggi, i nostri due Comuni sono solidi. Dentro la macchina organizzativa la percezione però è di guardare più in là. Chiedo a tutti di non esitare a fare domande e dare suggerimenti. È una scelta dalla quale non si torna indietro quindi è fondamentale avere idee chiare, i dubbi vanno sciolti a quattrocchi, non sui social».
Il vicesindaco Marco Selva ha illustrato il progetto partendo dalla sottolineature della diversità tra fusione ed Unione (in cui i Comuni sono stati ed è fallita): la fusione porta «risparmi e semplificazione», l’Unione ha creato «moltiplicazione dei costi».
Tanti elementi in comune
L’idea della fusione abbraccia due paesi con territorio simile dal punto di vista geografico e socio economico, con solidità finanziaria e basso indebitamento, con già alcuni sevizi condivisi, e che già fanno parte della stessa Comunità pastorale.
Cortenova paga un calo demografico del 15% in un decennio, mentre Primaluna ha avuto un incremento del 14%, perché più attrattiva.
Le attese sono quelle di migliorare i servizi e fare progetti di rilievo, maggiore efficienza, snellezza e risposte più veloci per i cittadini, risparmi sui costi del personale, premialità nei bandi e maggiore peso politico e nelle condizioni contrattuali.
Non secondaria è la possibilità di godere di 537.473,49 all’anno, per quindici anni, di contribuiti statali straordinari, calcolati sul 60% di quelli ricevuti dai due comuni nel 2010.
L’impatto
All’orizzonte, al contrario, dopo il periodo “drogato” dal post Covid e Pnrr, c’è una previsione di calo drastico dei contributi ordinari.
Per i cittadini non cambierà l’identità degli attuali Comuni, ognuno manterrà storia, tradizioni e toponomastica (Cap ed indirizzi), mentre il nuovo ente farà le variazioni per le utenze.
Luca Buzzella, sindaco di Valvarrone, fuso nel 2017, ha portato la sua testimonianza sull’esperienza maturata con il nuovo Comune che gode di 237mila euro all’anno di fondi e Fabio Canepari ha confermato come, da presidente della Comunità montana, portare agli enti superiori il peso di venticinque Comuni, ha un impatto diverso.
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