La carica di 1300 alla grande adunata: il cuore degli Alpini

Imponente partecipazione dal Lecchese. Presenti 44 sindaci e la presidente Hofmann

Milletrecento alpini lecchesi hanno sfilato ieri per le vie di Vicenza in occasione della 95° Adunata nazionale degli alpini. Una fiumana ininterrotta di 400 mila alpini ha “occupato” con le sue penne nere la città veneta. E’ stata una marea verde che ha pacificamente sfilato lungo le vie di Vicenza, accolta da un grande entusiasmo, a conferma della vicinanza che la gente ha nei confronti degli alpini.

Tra i quattrocento mila c’erano anche i membri dell’Associazione Alpini di Lecco e dell’Alto Lario-Colico. «E’ stata una grande adunata – ci ha detto Emiliano Invernizzi, presidente dell’Associazione Alpini di Lecco – che ha visto la partecipazione di tantissima gente, che ha voluto assistere alla sfilata. Tra loro tantissime famiglie e questo è un gran bel segno. Per quanto riguarda Lecco eravamo in un migliaio, un numero più alto di quello dello scorso anno». Il cerimoniere della sezione lecchese, Mauro Farina ci ha fornito i numeri di questa partecipazione. Detto dei mille presenti, con loro c’erano il Coro Grigna, il Coro Adda ed I Picett del Grenta; con loro hanno sfilato anche il Corpo musicale di Premana e la Banda di Artone e Gianico.

Con i 64 gagliardetti hanno sfilato quaranta sindaci della nostra provincia ed il presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann. Una grande manifestazione a cui i nostri alpini hanno partecipato anche come membri della macchina organizzativa. «Tanti dei nostri hanno prestato servizio per la buona riuscita della manifestazione – ha continuato Emiliano Invernizzi – e molti hanno sfilato con la sezione della Protezione Civile degli Alpini».

La storia dell’Adunata Nazionale degli Alpini risale alla fine del XIX secolo, quando le prime unità alpine furono costituite all’interno dell’esercito italiano. Tuttavia, l’evento come lo conosciamo oggi ha le sue radici nella seconda metà del XX secolo. La prima Adunata Nazionale degli Alpini si tenne a Milano nel 1920, ma divenne un evento regolare solo a partire dal 1928. Durante l’Adunata, gli ex-alpini si riuniscono per celebrare il loro passato militare, partecipare a cerimonie religiose e civili, e mostrare il loro orgoglio e la loro solidarietà come membri di questa comunità.

L’evento è caratterizzato da parate, sfilate in uniforme, canti, balli, e momenti di convivialità. Ogni edizione dell’Adunata Nazionale è ospitata in una città diversa, e spesso coinvolge migliaia di partecipanti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Oltre alla dimensione celebrativa e festosa, l’Adunata Nazionale degli Alpini ha anche un significato profondo in termini di memoria e commemorazione dei caduti e dei feriti nelle guerre in cui le truppe alpine hanno combattuto. È un’occasione per onorare il sacrificio e la dedizione di coloro che hanno servito nel passato e per mantenere viva la tradizione e lo spirito degli alpini. In continuità con questa storia il messaggio che l’Adunata di Vicenza ha voluto lanciare è stato quello della pace. «Il richiamo alla pace è stato forte. – ha aggiunto Emiliano Invernizzi – D’altra parte gli alpini sono portatori di pace con i loro principi, ma soprattutto con i fatti. Gli alpini in servizio attivo sono presenti in scenari in cui assicurano un equilibrio volto alla pace, mentre gli alpini dell’Associazione la pace la portano su tutti i territori in cui sono chiamati ad operare sia in Italia che all’estero».

Una sottolineatura questa che ha voluto ribadire Stefano Foschini, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini dell’Alto Lario-Colico, sezione che era presente in forze a Vicenza: «Quella di ieri è stata una giornata entusiasmante all’insegna dell’unità e della pace. Diciamo che a Vicenza abbiamo voluto ribadire l’importanza della pace che tutti gli alpini perseguono sia quelli in servizio sia i membri dell’Associazione. E’ stato un messaggio forte che speriamo colga nel segno».

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