La Blue Tongue non ferma
la Fiera zootecnica della Valsassina

Da venerdì a domenica torna il tradizionale appuntamento: a causa del virus sarà una manifestazione senza vacche, pecore e capre mentre ci saranno gli equini

Si aprirà venerdì 27 alle 20.30 con la cena dell’allevatore la 97esima edizione della fiera Zootecnica fondata nel 1925 dagli allevatori valsassinesi. A organizzarla è la Cooperativa di Comunità della Valsassina e della Montagna Lecchese, presieduta da Giovanni Castelli, titolare dell’azienda agricola Le Casere ai Piani di Balisio. Nonostante le difficoltà date dal virus Blue Tongue che per la prima volta terrà lontani dalla fiera animali come la Bruna Alpina, pecore e capre, la fiera zootecnica di Barzio si avvia a compiere cent’anni. «Siamo a 97 edizioni, ma sarebbero state 99 se non ci fosse stato il Covid a interrompere la tradizione – spiega Castelli -. Arriviamo quasi a cent’anni dalla prima edizione anche se quest’anno non ci sarà la mostra della razza bruna, per la questione della Blue Tongue. Sarà una manifestazione senza vacche, pecore e capre ma ci saranno gli equini. Non sono soggetti a quel virus che sta girando, anche se da me, a Balisio, non è arrivato. Comunque io allevo bovini che soffrono meno, nel senso che fanno da vettore ma non danno esiti se non sui vitelli. È davvero una brutta malattia, ma ci stiamo attrezzando per i vaccini, anche se non arriveranno prima dell’inizio del 2025 perché non li producono in Italia per il sierotipo 8».

Dunque, che fiera sarà quella che si aprirà il 27 e andrà avanti sabato e domenica? «Quest’anno – spiega il presidente Castelli - sarà un po’ più ristretta, ma abbiamo voluto farla comunque per dare continuità alla manifestazione. Ci saranno dei convegni sui formaggi di capra, ricordando Lilli Bergamini recentemente scomparsa, titolare dell’allora agriturismo “Due Soli”, che il figlio ha trasformato in caseificio. E ci sarà un contest sui formaggi di questo tipo. Poi un altro convegno illustrerà i lavori fatti con i bandi della Comunità in merito al miglioramento degli alpeggi. La gara di sfalcio è un classico della manifestazione. Di solito andava di pari passo con la gara di mungitura che non potrà esserci. Poi ci saranno dei laboratori stile “fattoria didattica” per i più piccoli».

Quindi laboratori sul miele, sul vino, sui formaggi con dimostrazione di produzione dei formaggi stessi, poi i trattori d’epoca, il tree climbing, il tiro alla fune… Attività tradizionali che saranno arricchite da nuove iniziative relative ai cavalli, che saranno un po’ una sorpresa dell’ultim’ora. Confermato il “battesimo della sella” per i bambini. Alla fine sarà una vetrina per gli allevatori valsassinesi e non solo. Il segretario della cooperativa organizzatrice, Attilio Melesi (titolare dell’azienda agricola Monte Agrella), conferma: «Tra aziende agricole, venditori di trattori, produttori di formaggi e altre tipologie di espositori, saremo più di una settantina; della solo Valsassina sono una cinquantina. Rispetto al solito sono sempre gli stessi anche se non ci sono gli espositori delle brune, ma si sono aggiunti quelli dei cavalli. Sarà come sempre una bella festa».

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