Fusione tra Cortenova e Primaluna, più fondi e servizi

Valsassina Presentato il progetto di fusione tra i comuni di Primaluna e Cortenova

Teatro al completo, grande interesse dei cittadini, il progetto di fusione tra i comuni di Primaluna e Cortenova, in Valsassina, prende forma. Affollato l’incontro organizzato presso il teatro dell’oratorio di Primaluna per presentare l’iter, a partire dal confronto.

«Fondamentale - ha detto il sindaco Mauro Artusi aprendo l’incontro -. È importante un confronto aperto ed un’informazione approfondita da parte di tutti su questo percorso nato parecchi anni fa e poi rallentato a causa dell’alluvione e del Covid». Ed il collega Sergio Galperti ha aggiunto: «Non è limitato solo a Cortenova e Primaluna ma con una riunione più allargata. Il messaggio deve arrivare anche ad altri comuni della Valsassina e mi auguro vengano proposte altre fusioni.

La vostra presenza dimostra il desiderio e la volontà di conoscere un tema non tra i più semplici e di partecipare ad un processo decisorio». All’assessore Claudia Paroli il compito di spiegare l’origine del progetto. «Nasce da un’esigenza oggettiva: per rispondere ai bisogni dei cittadini c’è bisogno di risorse. Oggi ci sono difficoltà a rispondere a bisogni concreti con i trasferimenti statali che anno dopo anno diventano sempre più esigui. Ad esempio: nell’area tecnica abbiamo una persona due volte alla settimana, per mezza giornata. Quindi è evidente che le pratiche si accumulano».

Primaluna riceveva 507mila euro all’anno, che nel 2019 sono scesi a 171mila euro. Fornire servizi migliori con spese inferiori ed avere la possibilità di risparmiare a esempio nella gestione degli uffici, con più personale disponibile e meno doppioni, in costi e burocrazia: allo stato attuale il risparmio sarebbe di 74mila euro all’anno oltre al contributo statale straordinario di oltre 537mila euro per un periodo di quindici anni, somma calcolata sul 60% di quelli ricevuti dai due comuni nel 2010.

Gli uffici comunali resteranno dove sono. Mentre alcuni cittadini hanno sollevato preoccupazioni relativamente alla partenza sei mesi prima delle prossime elezioni amministrative nei due comuni, paventando il rischio di avere una sola lista che non raggiungesse il quorum. Altro punto critico la successiva incorporazione degli altri comuni che si troverebbero senza rappresentanti nel nuovo comune, fino al rinnovo dell’amministrazione in carica. Una curiosità invece sul contributo statale dopo ’incorporazione: aumenterà con la stessa modalità utilizzata per i primi due, andando a sommarsi.

Su questo punto però Mauro Artusi ha ribadito: «Non è il contributo, la finalità. È avere maggiore efficienza risparmiando». Sui siti dei due comuni è possibile leggere il progetto completo inviato in Regione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA