Fusione fra Cortenova e Primaluna: assemblee con i cittadini

«Perché sì – Il tuo voto decide il futuro della tua comunità»: l’assemblea pubblica per illustrare le ragioni del referendum del 27 ottobre che dovrà dare il responso sulla fusione tra i comuni di Cortenova e Primaluna. Gremito il salone dell’asilo ed mercoledì 16 si replica a Primaluna, in oratorio, alle 20.45.

Il sindaco Sergio Galperti ha ricordato l’inizio: «Il progetto è partito un anno fa, portato avanti in accordo tra le due amministrazioni. Non è una volontà soggettiva. Dialogando a sessanta occhi, i due ex consigli comunali hanno deciso la proposta per motivi ben precisi, di carattere oggettivo. Io sono amministratore da vent’anni, – ha sottolineato Galperti – alcuni con me sono consiglieri da dieci, quindici anni. A Primaluna Mauro Artusi è sindaco da quindici anni e più. La scelta è stata dettata dalle difficoltà che i piccoli comuni trovano nell’amministrare, sulle spese correnti soprattutto, per cercare di migliorare i servizi, a vantaggio dei giovani». Il referendum segnerà il primo passo del percorso: con la vittoria dei sì nei due comuni la Regione potrà emanare la legge che darà avvio alla fusione. «Il campanilismo – ha aggiunto il sindaco, rivolgendosi ai meno giovani – nessuno lo porterà via, né la legge, né la fusione. Rimarrà interno al nostro io e nella comunità. Le località avranno più considerazione e ci sarà meno fatica a governare. Perché dobbiamo togliere ai giovani l’opportunità di un percorso di crescita?».

Diverse le domande, oltre a quelle più comuni a cui risponde il pieghevole distribuito nei due paesi. Marino Foschi, consigliere di minoranza, le ha fatte esprimendo alcuni dubbi: la mancanza di armonizzazione tra i due comuni, di un bilancio aggregato che rispecchi il futuro comune, degli indicatori finanziari del nuovo comune, il ventilato rischio dei tagli sui fondi a chi ha goduto di quelli del Pnrr (soprattutto Primaluna). Altre perplessità le ha espresse l’ex sindaco Luigi Melesi critico sulla velocità nel prendere la decisione della fusione: «Di concreto non c’è nulla. Dall’Unione dei comuni ad oggi, nessuno ha più convenzionato un servizio. Si fa un salto nel vuoto». Dubbi ancora da parte del capogruppo di minoranza Giancarlo Benedetti: «In Italia ci sono 8mila comuni e 400 hanno fatto 146 fusioni, il 5%. In Lombardia sono state 33 negli anni passato ed una sola nel 2024. In Italia 2.500 comuni sono sotto i 1,000 abitanti e giocoforza dovrebbero essere quelli sotto i 500 i primi a muoversi». Altro problema l’addizionale Irpef che a Cortenova non c’è ed a Primaluna è allo 0,70%.

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