Cronaca / Valsassina
Mercoledì 31 Gennaio 2018
Effetto neve anche sull’economia
Per Lecco un affare da un milione
Turismo invernale: Bellano in pole position, seguita da Barzio, Introbio e Margno. Le piste trainano il fatturato di decine di negozi, ristoranti e strutture alberghiere
La provincia di Lecco è fra quelle che più si distinguono nel business regionale della neve grazie ai risultati raggiunti dai Comuni montani di Bellano, Barzio, Introbio e Margno.
Insieme i quattro Comuni, con Bellano in pole position, portano al territorio ricavi intorno al milione di euro (1.075.770, dato del 2016) realizzato fra acquisti, cene fuori e alloggi in hotel, b&b e case vacanza.
I dati sono parte di una fotografia di settore che arriva dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano-Monza-Lodi, che individua nelle varie province i risultati economici trainati dalla presenza di scuole di sci, che si legano alla presenza di imprese turistiche e a consumi specifici.
Per la provincia di Lecco sono Bellano e Barzio a contare il maggior numero di imprese del commercio (65), ricettività e alloggio (52).
Nel dettaglio i ricavi del settore arrivano dalle aziende del commercio al dettaglio (nel terzo trimestre 2017 le attive sono 24 a Barzio, 39 a Bellano, 25 a Introbio e 9 a Margno), dagli alloggi (per i 4 Comuni nell’ordine sono 12, 4, 4, 1), dalla ristorazione (16, 22, 12, 11): dati stabili rispetto al 2016 per Barzio e Bellano e in crescita invece per Introbio (+2,5%) e Margno (+16,7%).
Nel confronto regionale Lecco fa dunque la propria parte in un business complessivo della neve che in Lombardia nei Comuni montani sede di scuole di sci sfiora i 260 milioni di euro in un anno.
Di questi, 166 milioni si legano al commercio (di cui 8,2 milioni arrivano dalle vendite dei negozi specializzati di articoli sportivi), 68 milioni arrivano dalla ricettività e oltre 24 milioni dalla ristorazione.
In totale, un giro d’affari realizzato da una quarantina di Comuni concentrati tra le province di Lecco, Bergamo, Como e Sondrio che godono del traino commerciale delle scuole di sci e del turismo e dei dati in crescita del turismo invernale, da dati elaborati in base ai bilanci aziendali.
Nel giro d’affari complessivo davanti a tutti c’è il Sondriese, che coi Comuni di Aprica, Bormio, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Madesimo, Livigno, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva si assicura la fetta più grande con 209 milioni di euro.
Al secondo posto c’è il Bresciano con Artogne, Bagolino, Borno, Collio, Edolo, Pisogne e Ponte di Legno e un giro d’affari di 27 milioni di euro. Al terzo posto Bergamo con 7,3 milioni realizzati fra Branzi, Castione della Presolana, Colere, Foppolo, Gromo, Piazzatorre, Schilpario, Selvino, Serina, Valbondione, Valleve e Valtorta), seguita da Como che coi soli due Comuni di Asso e di Bellagio realizza quasi 14 milioni di euro, un dato complessivo dovuto all’alta presenza su Bellagio di imprese turistiche del commercio al dettaglio, della ristorazione e dell’ospitalità (156 in totale).
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