Cronaca / Valsassina
Martedì 12 Novembre 2024
Depurazione e riduzione del rischio idraulico: terminati i lavori di Lario Reti Holding a Taceno
A fine ottobre si è concluso l’intervento, avviato da Lario Reti Holding alla fine di marzo, volto a migliorare l’efficienza e la sicurezza dell’impianto di depurazione di Taceno. Il depuratore, situato tra la sponda sinistra del Torrente Mortesina e l’argine destro del Torrente Pioverna, è costituito da una serie di edifici e vasche. Il flusso delle acque del Mortesina verso il Pioverna era regolato manualmente, tramite una paratoia, aperta in caso di acque basse e chiusa durante i periodi di piena. Durante la chiusura della paratoia, l’acqua di scolo si accumulava nel terreno circostante, con il rischio di ostruire i collettori dei reflui fognari in ingresso e uscita dall’impianto. Per risolvere queste criticità, è stata demolita e rimossa la paratoia esistente insieme a una parte del muro di cinta che la conteneva. Successivamente, è stata ricostruita l’intera sezione dell’alveo che la ospitava, oltre all’avanzamento del muro perimetrale.
Durante i precedenti lavori per migliorare ulteriormente la qualità delle acque, è stato installato un nuovo sistema di grigliatura fine, progettato per rimuovere i corpi solidi delle acque fognarie e prevenire eventuali malfunzionamenti negli apparati elettromeccanici di trattamento. Infine, le vasche della linea fanghi sono state coperte e dotate di un sistema di aspirazione che convoglia l’aria verso un nuovo impianto di biofiltro a gusci di molluschi. Grazie a questo sistema, l’aria maleodorante viene inviata al biofiltro e distribuita uniformemente sul letto filtrante, composto da materiale organico, che fornisce un ambiente ideale per la crescita di microrganismi, come batteri e funghi, in grado di biodegradare gli inquinanti che causano il forte odore. Questo accorgimento contribuisce a ridurre drasticamente, o persino eliminare, gli odori sgradevoli associati ai trattamenti dei reflui.
L’investimento, dal valore complessivo di 340.000 euro, rappresenta un passo significativo per garantire la sicurezza del depuratore, migliorare la gestione dei rischi idraulici e la qualità dell’acqua depurata.
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