Cronaca / Valsassina
Martedì 31 Dicembre 2019
Da Capodanno la “grande Bellano”
Il territorio raddoppia per 3500 abitanti
Con l’anno nuovo viene ufficializzata l’incorporazione con Vendrogno
Il sindaco sarà il bellanese Antonio Rusconi, le imprese attive saranno in tutto 251
Arriva l’anno nuovo e domani nasce la grande Bellano, frutto della fusione per incorporazione con Vendrogno.
Il territorio passa da 10,23 chilometri quadrati a 22,03 e la popolazione sale da 3.204 ai 3.502 abitanti del post fusione, con prevalenza del sesso femminile che conta 1.785 unità. I due paesi hanno registrato un decremento del tasso di crescita della popolazione del 4,3 a Bellano e del 22,7 (dovuto ad un tasso migratorio negativo di -19,4) a Vendrogno dove il tasso di natalità è solo del 3,2 contro l’8,7 di Bellano.Gli stranieri residenti a Vendrogno sono il 6% della popolazione con il 33,3% di cittadini arrivati sia dalla Romania che dal Marocco. A Bellano invece sono il 4,7% con un 27,2% arrivati dal Marocco ed il 12,2 % dalla Romania. L’età media di bellanesi è 47,7 mentre in Muggiasca è di 51,9. Il reddito medio è più alto per i bellanesi 17.900 contro 12.475 euro.
Il profilo socio economico del nuovo Comune vede la presenza di 251 attività: 18 imprese del settore agricoltura, silvicoltura e pesca, 24 attività manifatturiere, una di fornitura di energia elettrica e gas, 50 nel settore costruzioni, 62 nel commercio e nella riparazione di veicoli, 5 attività di trasporto, 32 dei servizi di alloggio e ristorazione, 5 di informazione e comunicazione, 7 attività finanziarie e assicurative, 13 attività immobiliari, 4 attività professionali e tecniche, 10 nel settore noleggio, agenzie di viaggio e supporto alle imprese, un’attività di istruzione ed una di sanità e assistenza sociale, 4 attività artistiche, sportive e di intrattenimento e 12 impegnate in altri servizi.
Tre i medici di famiglia presenti a Bellano, uno dei quali ha ambulatorio anche a Vendrogno. Tre anche le residenze per anziani: a Bellano l’Istituto “San Francesco” e “Villa Santa Maria” mentre a Vendrogno è presente “La Madonnina”.
Tutte le scuole sono a Bellano, come le banche (quattro) mentre le parrocchie uniscono ben ventisei campanili, disseminati nelle varie frazioni. Con il nuovo Comune è decaduto il Consiglio comunale di Vendrogno eletto lo scorso mese di maggio con a capo Leonardo “Poppo” Enicanti e sindaco del post fusione è il bellanese Antonio Rusconi.
Vendrogno sarà rappresentato da una Commissione formata da sette membri, che saranno eletti dal consiglio comunale bellanese che riceverà le candidature, che affiancherà l’amministrazione per le diverse tematiche. Resterà aperto anche il municipio di Vendrogno con le modalità che saranno via via definite. Cessa invece di esistere l’Unione di Bellano e Vendrogno, ente che ha fatto da traghettamento alla fusione nei tre anni in cui la gestione associata dei servizi è servita ad affinare il passaggio al comune unico che i cittadini dei paesi hanno voluto votando al referendum.
© RIPRODUZIONE RISERVATA