Cronaca / Valsassina
Mercoledì 04 Gennaio 2017
Cortabbio, cava occupata abusivamente
Il Tar condanna l’impresa e ora lo sfratto
Contratto scaduto, resta valida l’ordinanza del Comune di Primaluna di liberare l’area
La quarta sezione del Tar di Milano ha respinto il ricorso presentato dalla società Cava di Cortabbio che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza emessa lo scorso 13 luglio di liberare l’immobile e l’area che si riteneva illegittimamente occupata a seguito della scadenza del contratto di concessione. La società aveva chiesto la sospensione del provvedimento ma il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto non ci fossero i presupposti.
Pertanto nell’ordinanza la società è stata condannata al pagamento delle spese nella misura di 1.000 euro oltre agli oneri accessori.
La giunta di Primaluna guidata dal sindaco Mauro Artusi ha preso atto di quanto stabilito dal Tar ed ha dato mandato al responsabile dell’area tecnica ed a quello della polizia locale «di eseguire una puntuale ricognizione dell’area, relazionando sulla presenza dell’attività nonché di ogni altra situazione rilevante, compresa l’eventuale occupazione degli stabili da parte di terza ditta».
Dopo le festività di inizio anno ci saranno nuovi sviluppi nella vicenda che saranno concordati con l’avvocato Graziano Dal Molin di Milano che assiste il Comune.
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