Cronaca / Valsassina
Sabato 27 Luglio 2019
Comunità montana tinta di azzurro?
Airoldi non ci sta: «Politica, alla larga»
Il sindaco di Introbio Airoldi protesta
contro i progetti di Forza Italia per il dopo Signorelli
Grandi manovre in corso per il rinnovo del direttivo della Comunità montana.
Incontri, nomine ad hoc da parte dei Comuni e persino qualche presunto sgarro fatto ad altri municipi non coinvolti nella ricerca del nuovo assetto dell’ente di Barzio per il dopo Carlo Signorelli.
La gran parte dei paesi della valle, che sono i più numerosi – quindici su ventisei - sono targati Forza Italia e proprio questo partito sta tirando le fila del futuro esecutivo che dovrà essere eletto a settembre, con il rappresentante della valle Umberto Locatelli.
Ma c’è chi non ci sta: Adriano Airoldi, sindaco di Introbio, rivendica un ruolo per il suo Comune che è considerato un po’ il capoluogo della valle per la presenza dei servizi: la stazione dei carabinieri, il Distretto sanitario, la sede del Soccorso Centro Valsassina, a Villa Migliavacca è nata la Comunità montana ed ha mantenuto la sede per dieci anni.
Ieri è partita una lettera che convoca i sindaci ad Introbio per la sera del 6 agosto per parlare dei possibili scenari futuri.
Introbio, come pare altri Comuni, è stato saltato a piè pari nella consultazione che sarebbe avvenuta solo con i municipi “amici” del partito azzurro.
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