Casargo: sfida al diabete in cucina

A Casargo non si è solo parlato di diabete. Lo si è raccontato, vissuto, cucinato. Al National Nutrition Summit organizzato dal Centro di formazione professionale alberghiero (Cfpa), con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Lecco, il tema della salute è andato ben oltre le parole, trasformandosi in esperienza concreta.

La sala convegni del Cfpa si è trasformata in un vero e proprio laboratorio di idee, dove esperti, istituzioni e giovani studenti hanno dato vita a un dialogo intenso e necessario su una delle sfide sanitarie più attuali: il diabete.

«In una società che corre veloce, parlare di salute e alimentazione è un dovere - ha detto con orgoglio Francesco Silverij, presidente dell’agenzia provinciale per la formazione - Abbiamo voluto portare a Casargo voci autorevoli per offrire un confronto serio e qualificato. Ma soprattutto, abbiamo voluto dimostrare che anche una scuola può essere protagonista del cambiamento».

E a giudicare dalla partecipazione, l’obiettivo è stato pienamente centrato. Sul palco si sono alternati specialisti di caratura nazionale come Giulio Maltoni, pediatra dell’Università di Bologna, la dietologa Maria Letizia Petroni e l’endocrinologo Marco Missaglia, che hanno aperto il dibattito con un focus scientifico sul diabete e sulla sua gestione quotidiana. Ma il summit non si è fermato alla teoria.

Nella seconda parte, intitolata “Il mondo concreto e ideale”, sono saliti in cattedra rappresentanti di associazioni, sanità pubblica e anche dell’alta ristorazione. Come Alessandro Negrini, chef del rinomato ristorante milanese “Il Luogo e la Voce di Aimo e Nadia”, che ha spiegato come anche la cucina stellata possa diventare inclusiva e attenta ai bisogni delle persone con diabete.

«Il diabete si affronta con la medicina, certo. Ma anche con una corretta alimentazione, movimento, e tanta informazione - ha sottolineato Antonio Borriello, presidente dell’AGD Lecco, che da anni lavora al fianco dei giovani pazienti e delle loro famiglie - Eventi come questo sono fondamentali: parlano al cuore e alla testa, e dimostrano quanto sia importante fare rete».

A mettere il punto esclamativo alla giornata ci hanno pensato proprio gli studenti del Cfpa, protagonisti assoluti della cena di gala. Piatti curati, bilanciati, pensati per chi convive con il diabete, ma capaci di conquistare anche i palati più esigenti. Una vera prova di maturità gastronomica e umana, sotto la guida attenta dei docenti.

«Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi – ha affermato il direttore del Cfpa, Alan Vaninetti –. Il nostro obiettivo è formare professionisti completi, in grado di coniugare competenza tecnica e sensibilità verso le esigenze alimentari di tutti. Questo summit è un tassello importante di quel percorso».

In sala, oltre a medici e insegnanti, anche rappresentanti delle istituzioni come il consigliere regionale Mauro Piazza e quello provinciale Simone Brigatti, segno di un’attenzione concreta da parte del territorio.

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