Cronaca / Valsassina
Mercoledì 26 Giugno 2019
Casargo, meno iscritti ma più personale
Il Cfpa è in rosso, si corre ai ripari
Presentato al consiglio provinciale il bilancio da parte di Apaf , mancano 16 mila euro Una perdita minima ma che lascia intravedere un trend preoccupante. Subito un tavolo
Meno iscrizioni, riduzione dei contributi regionali, aumento della spesa corrente per gli stipendi: la relazione di esercizio 2018 presentata da Apaf, agenzia che gestisce la scuola alberghiera di Casargo, al Consiglio provinciale con un rosso di 16.468 euro ha fatto suonare il campanello di allarme a Villa Locatelli.
Dopo anni di pareggio
Nonostante la perdita sia soltanto dello 0,6% dei ricavi, a fronte di un giro d’affari di 2,6milioni di euro, dopo anni di sostanziale pareggio, a preoccupare è il trend negativo che per l’esercizio in corso fa attualmente segnare uno squilibrio di 112mila euro che dovrà essere recuperato nella seconda parte dell’anno.
Ragioni per cui Stefano Simonetti, capogruppo della Lega a Villa Locatelli, ha chiesto un tavolo di confronto con Apaf. Proposta immediatamente appoggiata dal consiglio provinciale, con la benedizione del presidente Claudio Usuelli che ha fissato la convocazione per metà luglio e la composizione con i capigruppo, il vicepresidente Crippa e la consigliere delegata Agnese Massaro.
A preoccupare Villa Locatelli, tanto da voler vederci chiaro nei numeri del centro di Casargo, non è tanto il lieve passivo con cui si è chiuso il 2018, coperto da un apposito fondo di riserve dell’agenzia, quanto la sostenibilità sul lungo periodo, specialmente a causa della spesa per il personale: «Come Lega - precisa Simonetti – abbiamo sempre chiesto massima attenzione sui costi, massima rigorisità nelle assunzioni e la rotazione dei fornitori di servizi. Nella relazione presentata dal cda di Apaf sul 2018 c’è invece un bilancio leggermente in deficit, con un potenziale squilibrio relativo a minori entrate. A fronte della prevista diminuzione degli studenti, dall’altra parte c’è però un aumento importante dei dipendenti che in 3 anni, dal 2015 al 2018, sono passati da 28 a 40, con una spesa lievitata da 946mila a 1,4milioni di euro».
I servizi su La Provincia di Lecco in edicola mercoledì 26 giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA