Cronaca / Valsassina
Giovedì 25 Gennaio 2018
«Caos rifiuti, aiutiamo i villeggianti»
Mini discariche per le seconde case
Cremeno, per i non residenti è ancora più difficile
rispettare le nuove regole della differenziata
La “rivoluzione dei rifiuti” che tanto sta facendo discutere in tutta la provincia, nei quattro Comuni dell’altopiano valsassinese assume toni ancora più accentuati.
Motivo: la massiccia presenza di seconde case con i villeggianti che, in bassa stagione, soggiornano a Cremeno, Barzio, Cassina o Moggio giusto un week end. Il problema è cronico: poi queste persone, prima di tornare in città, il rifiuto dove lo mettono?
Il cambio delle modalità
E adesso che sono cambiate le regole, con l’avvento del bidone giallo, la cosa è diventata ancora più complicata. Così succede che bidoni e sacchi vengano depositati anche giorni prima del passaggio degli addetti Silea da chi torna a Milano e paraggi: e non sono un bel vedere. Altri si portano via la spazzatura, in teoria fino a casa; anche se, è sotto gli occhi di tutti, sacchi e sacchetti spesso e volentieri vengono abbandonati a lato delle principali direttrici a servizio di questi paesi.
Proprio per tamponare il problema, a Moggio e Cassina resistono fieramente le ultime campane verdi per la raccolta del vetro: qui il bidone blu del porta a porta è sconosciuto. Per contro, Cremeno e Barzio sono i precursori della attuale tendenza: nei due paesi il vetro si ritira fuori dagli usci delle case già da qualche anno.
Cosa fare per uniformare o quantomeno mitigare un problema evidente nel comprensorio più turistico della Valsassina?
Un’idea il capogruppo dell’opposizione consiliare di Cremeno, Paolo Terzaghi, ce l’ha. «Bisognerebbe prendere esempio da altri Comuni turistici - dice - cioè creare micro isole ecologiche con accesso con tessera personale e video sorvegliate. In questo modo, il villeggiante che si ferma dalle nostre parti anche per soli due giorni, e quindi non produce tanti rifiuti, li può gettare nei bidoni della differenziata in queste aree».
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