Barzio, multipark e “autostrada”
Sindaco possibilista: «Ci riflettiamo su»
Barzio Nell’assemblea pubblica convocata dagli ambientalisti molti cittadini contrari all’opera Giunta disposta a valutare meglio l'opera. E sui piani di Bobbio ammesso l’errore sugli usi civici
Non si può dire che ci sia stato un passo indietro. Ma sicuramente la disponibilità a una riflessione sì.
Il progetto preliminare del multipark di Campiano è ancora in fase embrionale, ma a molti cittadini di Barzio non piace. Così per l’Amministrazione comunale «è solo un’idea».
La discussione
Si è parlato anche di questo e della “autostrada”, nell’assemblea pubblica di venerdì sera, organizzata dal Wwf e dal giornalista Cesare Canepari , per discutere dei progetti del Comune, insieme alle opere di Itb-Imprese turistiche barziesi, per migliorare i Piani di Bobbio. L’accusa delle associazioni ambientaliste è quella di deturpare il paesaggio. Per questo Lipu, Wwwf, Legambiente Lombardia e Federazione Pro Natura Lombardia hanno inviato una diffida al Comune di Barzio, coinvolgendo la Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, Provincia, Regione Lombardia e il Parco delle Orobie Bergamasche, con in copia anche la Soprintendenza archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese. Ma ora anche alcuni residenti hanno chiesto chiarimenti, soprattutto sul parcheggio a cinque piani, inserito nel progetto insieme alla nuova strada, in tutto 15 milioni di euro per 25mila metri quadrati di cemento. La preoccupazione di alcuni residenti è che si tratti di un ecomostro, utile solamente durante la stagione sciistica (quindi circa quattro mesi all’anno), poi di fatto una cattedrale nel deserto. Per la prima volta l’Amministrazione ha parlato in pubblico del progetto. «Sono stato eletto per prendere decisioni – spiega il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia –. Questa per ora è un’idea, c’è tutto il tempo per perseguirla o modificarla. Riguardo la strada, si tratta di un normale tracciato a due corsie, a due sensi di percorrenza, che per noi è l’unica soluzione per risolvere il problema del traffico e far sì che Barzio non venga abbandonato. Il rischio è, infatti, che il paese non sia più appetibile ai turisti».
L’altro problema
Un altro problema, uscito in assemblea, riguarda i lavori ai Piani di Bobbio. Paolo Bianchi, vicesindaco di Barzio, ha ammesso un errore nella delibera sullo svincolo degli usi civici. Tradotto: nelle richieste di Itb e nei dispositivi vi era specificata la superficie ridotta da sgravare per poi fare i lavori. Però poi è stato richiesto lo sgravio degli interi mappali. Quindi non i 26.107 metri quadri dei progetti “Parco ludico” e “Nuova Ongania”, ma 1.573.715 metri quadri dei complessivi cinque mappali coinvolti dai lavori. «Dobbiamo scusarci perché c’è stato un errore, probabilmente nel copia-incolla del documento, quindi assicuro che nel prossimo consiglio comunale provvederemo a indicare nel dispositivo che lo sgravio fa riferimento alle sole superfici richieste da Itb – sottolinea Bianchi –. Non ci siamo accorti e abbiamo sbagliato, ma non siamo persone superficiali». Sempre la giunta ha promesso di rendere edotti i cittadini sulle prossime fasi del progetto.
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