
Barzio
Aggredite e costrette a farsi medicare al Ps di Lecco tre addette del Settore servizi alla persona della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, che gestisce il servizio per conto dell’Ambito di Bellano. È successo intorno alle 12 in via Fornace Merlo a Barzio, sede della Comunità Montana.
Prima la discussione, come spesso può capitare quando si parla di persone in difficoltà. Quello che non capita quasi mai è che i toni salgano a dismisura e, soprattutto, che le urla vengano seguite da vere e proprie percosse. La violenza sarebbe scattata a opera di una donna di origini straniere e del suo accompagnatore.
È così che sono finite al Pronto soccorso dell’ospedale Manzoni di Lecco, con ferite lievi ma non leggere, soprattutto psicologicamente, tre operatrici, tutte donne, dei servizi sociali dell’Ambito di Bellano diretti da Manila Corti, responsabile del servizio non presente al momento del grave fatto di cronaca.
A raccontare quel poco che anch’egli è riuscito a sapere, data la delicatezza dell’utenza dei servizi e per garantire la particolare privacy dei loro assistenti sociali, è il presidente della Comunità Montana Fabio Canepari: «Due utenti dei servizi sociali hanno messo le mani addosso ai nostri operatori. Non posso dire più di tanto perché essendoci di mezzo denunce, i carabinieri della stazione di Introbio stanno finendo di raccogliere le deposizioni. Ci hanno detto di non dire più di tanto».
Il motivo scatenante della violenza è del tutto ignoto per ora. «Era un colloquio, uno come tanti, con gli operatori sociali, con questa coppia di utenti del servizio. Non so né come né per quale motivo si siano accesi gli animi. So solo che hanno messo le mani addosso agli operatori. Gli aggressori erano due. So che c’era una donna, non so da chi fosse accompagnata, ma entrambi hanno picchiato i nostri assistenti sociali».
La violenza non avrebbe riguardato solamente le malcapitate operatrici, che hanno cercato di fare fronte comune nel difendersi dalle percosse, ma persino i militi intervenuti: “Le Forze dell’Ordine hanno cercato di sedare un po’ il tutto, ma non so dire cosa sia effettivamente successo, perché le assistenti sono sconvolte e sono state accompagnate al pronto soccorso. Qualcuno ha avuto anche qualche conseguenza, non solo limitata a degli spintoni, tanto che all’ospedale sono andati anche i carabinieri perché stanno aspettando le medicazioni per poi raccogliere le testimonianze, le deposizioni delle tre operatrici. So solo che nessuna di loro è gravemente ferita, fortunatamente. E so anche che persino le Forze dell’Ordine hanno subito resistenza da parte di queste persone”.
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